Giovedì 18 Aprile 2024

Liberi i pescatori italiani sequestrati a Bengasi. Haftar elogia il ruolo di Roma in Libia

Il premier e il ministro degli Esteri si sono recati nella roccaforte di Haftar per la liberazione dei 18 pescatori di Mazara del Vallo, tra cui 8 italiani, presi in ostaggio da mesi. "Sono sui pescherecci"

I pescatori italiani liberati in Libia (Ansa)

I pescatori italiani liberati in Libia (Ansa)

Roma, 17 dicembre 2020 - Liberati i 18 pescatori di Mazara del Vallo sequestrati in Libia, ne dà notizia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che è volato stamani a Bengasi insieme con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio per l'atto conclusivo, cioè la liberazione. Dopo 108 giorni bloccati in Libia, rilasciati 8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi che erano a bordo dei due pescherecci. Felici i famigliari dei marittimi che attendevano buone notizie a Mazara del Vallo: "Finalmente, aspettavamo questo regalo di Natale".

Il premier Conte ha postato la foto dei pescatori liberati in Libia sui social: "Buon rientro a casa". Conte e Di Maio sono poi rientrati a Roma, nel pomeriggio dalla base aerea di Rajma, alla periferia di Bengasi, dove hanno anche avuto un lungo colloquio con il generale Khalifa Haftar. Il generale ha elogiato il ruolo che il governo italiano gioca nel sostegno ad una soluzione della crisi nel suo Paese, si apprende da fonti libiche.  

Conte posta sui social la foto dei 18 pescatori di Mazara del Vallo liberati in Libia
Conte posta sui social la foto dei 18 pescatori di Mazara del Vallo liberati in Libia

Di Maio su Facebook: "I nostri pescatori sono liberi. Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari. Grazie all'Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa. Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo. Il Governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi".

Di Maio su Facebook: "Pescatori italiani liberati"
Di Maio su Facebook: "Pescatori italiani liberati"

Anche Vito Gangitano, presidente del Consiglio comunale di Mazara del Vallo, ha confermato la liberazione avvenuta: "È arrivata la prima notizia: sono a bordo dei pescherecci e aspettano l'ok per togliere la cima e fare rotta su Mazara del Vallo. Arriveranno da quello che abbiamo capito con le barche... È una notizia che aspettavamo da 108 giorni. Una trattativa lunga, ringraziamo il governo per l'esito e i giornalisti che hanno tenuto alto il livello di attenzione, abbiamo sofferto tutti per quanto successo". 

Stamane il blitz di Conte e Di Maio in Libia a Bengasi, la città roccaforte di Khalifa el-Haftar, dove erano stati trattenuti da inizio settembre anche gli 8 italiani imbarcati su i due pescherecci bloccati in Libia. L'improvvisa puntata a Bengasi è stata la ragione che ha spinto il premier a posticipare il vertice con la delegazione di Iv, capitanata dal leader Matteo Renzi, inizialmente in programma per questa mattina alle 9 e poi posticipato alle 19 di questa sera. 

Il sequestro era avvenuto lo scorso primo settembre: le milizie dell'Lna (Libyan national army) fedeli ad Haftar avevano bloccato i due motopesca 'Antartide' e 'Medinea', con i membri dell'equipaggio. I famigliari dei pescatori nelle scorse settimane erano rimasti per giorni di fronte alla Camera dei deputati per chiedere la liberazione dei propri cari, e una delegazione era stata ricevuta proprio da Conte e Di Maio. 

Lacrime di gioia a Mazara del Vallo

A Mazara del Vallo gioia tra i familiari dei marinai, che si erano radunati davanti al Comune. Il sindaco, Salvatore Quinci, che li ha incontrati: "È​ un grande giorno per noi tutti". Alla notizia ufficiale è esplosa la festa nell'aula consiliare: applausi, urla e pianti di gioia. La figlia di un pescatore: "Sono felicissima non ho parole per esprimere la gioia che provo e la felicità nel pensare che presto potrà riabbracciarlo". Uno dei motoristi è riuscito a parlare con la moglie dopo il rilascio, ma per brevi momenti: "Adesso devo lasciarti e chiudere la telefonata, perché devo fare partire il motore del peschereccio", lo ha riferito il sindaco Quinci. Emozionato Marco Marrone, armatore della Medinea, uno dei due pescherecci, in lacrime hai microfoni di Radio Capital. "Hanno acceso i motori per prendere il largo e lasciare la Libia e raggiungere in 36/48 ore Mazara del Vallo", ha reso noto in seguito, l'armatore. 

Il vescovo di Mazara, monsignor Domenico Mogavero: "Siamo felicissimi di questa notizia, tanto più bella quanto inaspettata. Tre mesi vissuti insieme ai familiari ci avevano resi scettici ma ora l'incubo è finito. Aspettiamo di trascorrere queste ore di attesa per riabbracciarli. Questo è il più bel regalo di Natale per le famiglie. La gioia è tutta loro ma è anche nostra". 

"È gioia pura, finalmente dopo 108 giorni possiamo gridare che i pescatori di Mazara sono liberi", ha detto ai microfoni di La7 Maria Cristina, moglie di Bernardo, uno dei italiani liberati. La donna è stata intervistata a Roma, dove era tornata per protestare davanti a Palazzo Chigi: "Ma è arrivata la buona notizia, e ora torno a casa. L'ultima volta che ho sentito mio marito era l'11 novembre. Oggi non sono ancora riuscito a parlarci ma ho visto la foto".

Rosa Ingargiola, 73 anni, la mamma di Pietro Marrone, il comandante del Medinea: "È il più bel regalo di Natale che potessi mai ricevere. Ringrazio tutti. Dopo tutti questi mesi potrò riabbracciare mio figlio. Non vedo l'ora". La signora ha raccontato: "Me lo ha detto stamattina mio genero. Era titubante, non voleva darmi un'altra illusione. Invece adesso abbiamo ricevuto la conferma ufficiale. Sono tutti insieme, sono liberi. In queste lunghe settimane di disperazione spesso non ho creduto che questo momento potesse arrivare. Ringrazio tutti davvero. Ora voglio solo riabbracciarlo".  

Gaspare Salvo invece sta aspettando il rientro di suo padre. "Eccolo è questo qua, quello con la maglietta rossa e blu. Bernando Salvo, mio padre", e indicandolo nella foto di gruppo dei marittimi. "Questo è il regalo di Natale più bello. L'importante è vedere che mio padre sta bene, siamo tutti felici. È il regalo più bello, non ci sono parole. Non vedo l'ora di abbracciarlo".  

Il primo cittadino Quinci ha quindi ricordato a tutti che i marittimi verranno sottoposti al tampone anti Covid al loro arrivo, e dopo andranno tutti nelle proprie abitazioni per fare la quarantena, come prevede la norma.  

Mattarella: grazie a Farnesina e Servizi

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appreso la notizia con grande soddisfazione dal presidente del Consiglio, ed "ha espresso apprezzamento nei confronti del Ministero degli Esteri e dei nostri Servizi di informazione e sicurezza per l'impegno profuso per conseguire questo esito positivo", si legge in una nota del Quirinale. "Una bellissima notizia per il nostro Paese: i pescatori di Mazara del Vallo tornano in Italia dalle loro famiglie. Grazie a tutte le istituzioni che con un lavoro costante e silenzioso hanno contribuito alla loro liberazione" è quanto ha twittato invece il presidente della Camera Roberto Fico.

Haftar ha elogiato il ruolo dell'Italia in Libia

Haftar "ha elogiato il ruolo che il governo italiano gioca nel sostegno ad una soluzione della crisi libica", si legge nella pagina Facebook del Comando generale delle Forze armate arabe libiche. L'uomo forte della Cirenaica oggi ha avuto un lungo colloquio con il premier italiano Conte e il ministro degli Esteri Di Maio, nell'ambito della liberazione dei marittimi. Ma nel post il comando del generale non evoca mai la vicenda dei pescatori, e parla dell'incontro in cui "sono stati affrontati gli ultimi sviluppi relativi al dialogo politico" in corso sotto egida dell'Onu sulla crisi politica nel Paese, "come anche gli ultimi avvenimenti concernenti il dossier dello Stato libico sul piano internazionale".