Mercoledì 24 Aprile 2024

Paestum, scoperto tempietto dorico del VI-V secolo a.C.

La scoperta bonificando una 'giungla' che da anni copriva il versante occidentale delle mura della città dei templi

Paestum, due dei frammenti di un tempietto dorico scoperti accanto alle mura

Paestum, due dei frammenti di un tempietto dorico scoperti accanto alle mura

Napoli, 13 giugno 2019 - Un'altra, incredibile scoperta archeologica a Paestum. Bonificando la 'giungla' che da anni copriva il versante occidentale delle mura, gli archeologi hanno scoperto capitelli, colonne, cornicioni e triglifi di un edificio dorico nella città dei templi. Il particolare più sorprendente è in un pannello, probabilmente una metopa, in arenaria decorata con tre rosette a rilievo, come sono note anche in altri edifici dorici costruiti tra VI e V sec. a.C. a Paestum e nel suo territorio. 

I lavori di pulizia delle mura, precisano dalla direzione del parco archeologico, sono stati avviati pochi giorni fa nell'ambito di un progetto europeo finanziato con fondi strutturali e funzionale al restauro e alla riqualificazione della cinta muraria dell'antica Paestum, lunga circa 5 km. Gli elementi architettonici, di estremo interesse anche per la presenza di tracce di intonaco e pittura color rosso, sembrano essere stati accumulati lungo le mura nell'ambito di lavori agricoli a partire dagli anni '60. 

Sembrano appartenere a un edificio di dimensioni minori - un tempietto o un portico (stoà) - che risalirebbe allo stesso orizzonte della Tomba del Tuffatore e del Tempio di Athena (fine VI/inizi V sec. a.C.). Come spiega il direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, la zona in passato ha restituito una stipe votiva, con statuette fittili di divinità femminili in trono e frammenti ceramici databili tra VI e III sec. a.C. Si trova nelle vicinanze di quello che con molta probabilità era il kerameikos di Paestum, il quartiere artigianale dove si fabbricavano i famosi vasi dipinti della città. 

Secondo il direttore del parco Gabriel Zuchtriegel, la scoperta potrebbe aprire uno squarcio sulla vita nella parte occidentale della città, quella dove si suppone ci fossero le botteghe degli artigiani, dei raffinati vasai, e che al momento "è la meno conosciuta". Il ritrovamento, spiega l'archeologo, "è successo ieri durante i lavori di ripulitura è lì che togliendo quello che negli anni era divenuta una vera e propria giungla che copriva il versante occidentale delle mura sono emersi via via i pezzi smembrati del piccolo tempio", prima un capitello, poi l'altro, pezzi di architettura che sembravano essere stati trasportati e abbandonati vicino alle mura.

Continua Zuchtriegel: "L'idea che ci siamo fatti è che siano stati frutto di un ritrovamento casuale intorno agli anni '60, quando questa parte del parco era di proprietà privata e veniva regolarmente coltivata. È probabile che gli stessi contadini, infastiditi da questi blocchi di pietra che ostacolavano il loro lavoro, li abbiano spostati verso il muro per liberare il campo".