Venerdì 26 Aprile 2024

Un orso azzanna un escursionista nel bosco, cane eroe interviene e lo salva

L'incredibile disavventura capitata ad Antonio Rabbia e al suo cane Biondo nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Un orso bruno marsicano del Parco Nazionale d'Abruzzo (Ansa)

Un orso bruno marsicano del Parco Nazionale d'Abruzzo (Ansa)

Roma, 30 dicembre 2022 - Un orso aggredisce e ferisce un escursionista nel Parco Nazionale d'Abruzzo, ma grazie all'intervento del suo cane eroe l'uomo, Antonio Rabbia, si è salvato e ha potuto raccontare l'incredibile disavventura, conclusasi per fortuna a lieto fine. L'aggressione al 33enne, residente nel Frusinate, e al suo cane, è avvenuta lungo i tornanti della Provinciale 666 per Forca d'Acero, in territorio di San Donato Valcomino.

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"Un momento di pace, reso gradevole anche dai raggi del sole. A un certo punto ho visto il cane alzare la testa di scatto e nel girare lo sguardo ho notato due piccoli orsi vicino accanto ad un gruppo di pietre. Neanche il tempo di elaborare cosa stesse accadendo che ho visto un orso grande, immenso, alzato con le zampe in aria e la bocca spalancata che ha emesso un verso terribile: era a una distanza di circa 50 metri da me ma è riuscito ad arrivarmi addosso in pochi secondi", il racconto di quei terribili momenti. 

"Con le fauci mi ha addentato alla pancia mentre cercavo di fuggire - continua ha spiegare la vittima - Insieme siamo rotolati a valle per una ventina di metri. Io sono stato bloccato da un albero al quale mi sono aggrappato mentre l'orso ha continuato a cadere verso il basso. Ho provato a mettere la gamba a terra per scappare ma mi sono reso conto che ero ferito e che perdevo sangue e non riuscivo a correre". 

Ma a quel punto è intervenuto il suo migliore amico, "Biondo", il suo cane, "che avevo perso di vista: è andato incontro all'orso e ringhiando ed abbaiando è riuscito a farlo retrocedere. Questo mi ha consentito di strisciare per duecento metri. Durante questo tragitto ho mandato un vocale a mia moglie nel quale le dicevo che stavo per morire aggredito da un orso e che amavo sia lei che nostro figlio di due anni. Poi ho chiamato mio padre e gli ho detto la stessa cosa. Perchè credevo che quell'orso mi avrebbe raggiunto in breve tempo e mi avrebbe sbranato". 

L'escursionista continua a raccontare, sottolineando la paura provata, e il sollievo della salvezza: "Invece, forse per volere del Signore, o forse grazie al mio cane, quell'orso non mi ha più seguito ed io sono riuscito ad arrivare alla macchina ed a chiedere soccorso mentre ero convinto che il mio amato cagnolino fosse morto per difendermi. Sono stato portato in ospedale a Cassino e medicato: oltre alle ferite alla pancia, ho riportato anche la frattura di due costole e una distorsione alla caviglia". 

Dopo le cure in ospedale (refertati 20 giorni di prognosi), l'uomo ha subito pensato al Biondo, scomparso con l'orso in quel bosco. Ma la sorte aiuta gli audaci e grazie a Melissa Pittore, una volontaria che saputa la storia dell'aggressione si era messa alla ricerca del cane, Biondo è stato ritrovato nei boschi tre giorni dopo sano e salvo. "E' stata la telefonata più bella della mia vita quella ricevuta e nella quale mi dicevano che il mio cane era vivo. Quando siamo andati a riprenderlo è rimasto fermo immobile per una ventina di secondi perchè forse credeva che io fossi morto. Poi ha iniziato a farmi le feste, ad abbaiare ed a leccarmi il volto. Anche lui è rinato una seconda volta" ha raccontato Antonio Rabbia.