La gita di fine anno, il momento più bello. Qualche giorno lontano da casa, soli con i compagni di classe. L’ebbrezza di sentirsi liberi e ormai ’grandi’. Prima la visita a Firenze, nei luoghi simbolo della città come il Duomo e gli Uffizi, quindi a Siena e nella città protetta dall’Unesco, San Gimignano. L’ultima sera i ragazzi di una scuola media della Ciociaria l’hanno trascorsa invece in un albergo di Chianciano Terme. Dopo sarebbero tornati a casa. Qui il 25 aprile la gita si sarebbe trasformata in incubo per una tredicenne della provincia di Frosinone. Che, rientrata in famiglia, ha trovato il coraggio di aprire il suo cuore, disperato, alla madre raccontando la terribile esperienza. Quegli atti sessuali che sarebbe stata costretta a compiere alla presenza di altri coetanei, come anticipato da Il Messaggero. "Uno abusava di me, glli altri amici non mi hanno difesa", è stato il suo racconto.
È scattata così la denuncia ai carabinieri che si stanno occupando dell’inchiesta, coordinata dalla procura dei minorenni di Firenze guidata dal Roberta Pieri. Risulta indagato un giovane, anch’esso minorenne. Fra i due in passato ci sarebbe stata forse un’innocente ’simpatia’. L’inchiesta è comunque alle battute iniziali, il magistrato che conduce gli accertamenti ha delegato di ascoltare la presunta vittima della violenza. Importante sarà l’analisi dei cellulari degli adolescenti e le chat, immediatamente precedenti e successive all’abuso denunciato. Non ci sono altri minorenni indagati, né fascicoli presso la procura di Siena. Nulla sarà tralaasciato per fare chiarezza valutando anche eventuali profili di responsabilità legati al ruolo dei docenti accompagnatori.
La gita scolastica in Toscana era la prima di più giorni a cui prendevano parte gli studenti delle terze. La tredicenne sarebbe stata sola in camera quando l’adolescente, un anno più grande, sarebbe stato fatto entrare. Ma dopo aver scherzato, l’avrebbe costretta a praticargli atti sessuali alla presenza di due amici nella stanza con lui senza che questi, nonostante le richieste di aiuto della 13enne, facessero nulla. Uno choc. Al punto da tenersi tutto dentro. Una volta a casa, però, nell’abbraccio protettivo della madre le barriere si sono sciolte ed è emerso il quadro su cui procura dei minori e carabinieri stanno indagando.
A Chianciano Terme, nell’agosto scorso, una campionessa di scherma della nazionale uzbeka di 17 anni aveva denunciato lo stupro di gruppo nell’albergo dove alloggiava per cui sono ora indagati due sciabolatori della scherma italiana.