Giuseppe Montanti, 64 anni, uno dei mandanti dell’omicidio del giudice Rosario Livatino (in foto), e condannato all’ergastolo, ha usufruito di un permesso premio, concesso dal Giudice di Sorveglianza di Padova. Ha potuto uscire di prigione per 9 ore, per incontrare e parlare con la sua famiglia. In cella da vent’anni, non aveva mai più incontrato i famigliari, che vivono in Messico e in Germania. Nel carcere di Padova ha partecipato alle attività di ‘Ristretti Orizzonti’, cooperativa che si occupa del recupero e reinserimento lavorativo dei carcerati. Tra pochi giorni ricorre
il trentennale dell’uccisione di Livatino, il "giudice ragazzino" assassinato dai sicari
della "stidda" agrigentina 21 settembre 1990.