Mercoledì 11 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Omicidio Alatri, sequestrate le armi ai parenti di Emanuele

Una decisione presa in via del tutto precauzionale per evitare eventuali ritorsioni

Alatri, fiaccolata per Emanuele Morganti (Ansa)

Alatri, 4 aprile 2017 - Mentre si continua a indagare sull'omicidio di Alatri, fa notizia la decisione delle autorità di sequestrare le armi in casa di parenti e amici di Emanuele Morganti. Dopo la barabra uccisione del 20enne, nella cittadina è salita la tensione. Tanto che le famiglie dei due fermati (Castagnacci e Palmisani) sono state costrette a lasciare il paese e le forze dell'ordine hanno aumentato i servizi di pattugliamento in zona. Ora, due giorni dopo i funerali, la decisione di Prefettura di sottrarre le armi alle persone vicine alla vittima, presa in via del tutto precauzionale e in accordo con carabinieri e polizia, per evitare eventuali vendette nei confronti degli indagati a piede libero e dei loro parenti. Ma è un atto dovuto, si precisa. Non ci sono state minacce di ritorsioni. 

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Nel frattempo ad Alatri è stata svuotata la fontana presente in piazza Regina Margherita davanti all'ingresso della discoteca Mirò, dove è avvenuto il pestaggio. I carabinieri e i colleghi del Ris cercavano l'arma che ha ucciso Emanuele. Ricerca che si è rivelata infruttuosa.

Proseguono gli accertamenti finalizzati a raccogliere elementi che possano servire a dare un quadro probatorio più chiaro a questa terribile vicenda. Gli interrogatori di tutti gli indagati - otto in tutto - sono stati spostati a data da destinarsi. Questo perché la Procura al momento intende dare priorità alla ricostruzione materiale dei fatti e non a quella verbale.

Restano in carcere, per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, i due fratellastri Mario Castagnacci e Paolo Palmisani.