Dall’undici al 21 luglio il gasdotto Nord Stream resterà chiuso. "Lavori di manutenzione pianificati", precisa l’operatore Nord Stream Ag in sintonia con il Cremlino. E l’Ue corre ai ripari con un piano di emergenza, annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen (nella foto), che sarà varato intorno a metà luglio. "La Russia sta tagliando deliberatamente il gas, serve una risposta europea comune, come per il Covid", ha sottolineato. Non sorride la Germania, che dopo la riduzione del 40% dei flussi già decisa da Gazprom nelle settimane scorse subisce un altro duro colpo. Anche per questo si sta pensando a un vertice straordinario dei ministri dell’energia, in programma nella terza decade di luglio, dove il piano di emergenza proposto dalla Commissione sarà uno dei temi centrali.
Da un lato si punta a un contenimento della domanda, dall’altro a un meccanismo di solidarietà che, ha spiegato von der Leyen "faccia arrivare il gas laddove ce n’ è più bisogno".
Ma L’Ue sta accelerando anche sulla diversificazione. Giugno "è stato il primo mese della storia in cui l’Ue ha importato più gas liquido (gnl) dagli Stati Uniti che tramite gasdotto dalla Russia" ha sottolineato il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia Fatih Birol. Luglio potrebbe essere anche il mese del settimo pacchetto di sanzioni anti-Mosca,ma è escluso che l’Ue vari l’embargo sul gas. La carenza di gas quest’inverno potrebbe portare a una "grave crisi economica in Europa", ha detto il vice cancelliere tedesco Robert Habeck. Da Bruxelles fanno però sapere che gli stoccaggi hanno già superato il 50%. Si punta all’ottanta in vista dell’inverno.