Lunedì 4 Novembre 2024
VIVIANA PONCHIA
Cronaca

Murgia si sposa per i diritti: "Io, moglie di nessuno"

La scrittrice, malata di cancro: "L’unico modo, seppure patriarcale, per tutelarci". Fa discutere il tweet dell’ex senatore Pillon: avevi alternative, hai scelto il matrimonio.

Murgia si sposa per i diritti  "Io, moglie di nessuno"

Murgia si sposa per i diritti "Io, moglie di nessuno"

Roma, 16 luglio 2023 – La moglie di nessuno. Perché è un matrimonio, ma non quello che avrebbe voluto: "Quello non esiste ancora". Michela Murgia si è sposata qualche giorno fa con Lorenzo Terenzi, lo ha comunicato su Instagram e ha spiegato perché per loro non è una festa: "Se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo". Rito civile in articulo mortis, locuzione latina che indica le azioni compiute da una persona in pericolo di vita. Sorrisi forzati. Nel video la scrittrice cinquantunenne invita tutti a non farle gli auguri.

Si mostra senza capelli, docile come chi sta per perdere la pazienza ma si trattiene. Non fosse chiaro il messaggio, al posto dell’Ave Maria di Gounod c’è Anouk che canta "Nobody’s wife". "Presto sposerò il mio uomo – diceva qualche settimana fa – ma poteva anche essere una donna". Rito amaro: una costrizione, l’unico modo per tutelare se stessa e il compagno attore, regista e musicista di 35 anni conosciuto nel 2017 durante lo spettacolo teatrale "Quasi grazia", lui assistente alla regia, lei sul palco come Grazia Deledda. A maggio Murgia aveva confessato che per lei il sipario era pronto a chiudersi: carcinoma renale al quarto stadio scoperto troppo tardi, metastasi ai polmoni, alle ossa, al cervello. In "Tre ciotole", l’ultimo romanzo, parte dal male tenuto buono con l’immunoterapia perchè "l’obiettivo è guadagnare tempo". Intanto manda avanti la vita, capisce di non potere rischiare e annuncia le nozze: niente auguri, una scelta controvoglia. "Il rituale che avremmo voluto esisterà e vogliamo contribuire a farlo nascere – scrive – Tra qualche giorno, nel giardino della nostra casa ancora in trasloco, realizzeremo la nostra idea di celebrazione della famiglia queer". Altra cerimonia, promesse diverse "da quelle che ci siamo sentiti obbligati a fare. Se potessi lasciare un’eredità simbolica, vorrei che fosse questa: un altro modello di relazione, un’opzione in più per coloro che hanno dovuto combattere nella vita sentendosi sempre un po’ in meno". In serata ha fatto discutere il tweet dell’ex senatore della Lega, Simone Pillon: "Avevi alternative, ma hai scelto il matrimonio".