Venerdì 26 Aprile 2024

Muore a 18 anni dopo una trombosi E riesplode la psicosi AstraZeneca

La dose nell’Open day a Genova. Poi i dolori, gli esami negativi in ospedale e il ricovero. Indaga la procura

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Un’altra vittima. La campagna vaccinale di nuovo nella bufera per la morte di Camilla Canepa, a 18 anni: ora la procura di Genova farà luce sulla tragedia e ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo. Non ce l’ha fatta Camilla, di Sestri Levante, ricoverata domenica all’ospedale San Martino di Genova con una gravissima trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. Due settimane prima, il 25 maggio, la studentessa del liceo tecnologico, una sorella di 20 anni, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca dopo aver partecipato al primissimo Open day che in Liguria ha consentito agli over 18 di chiedere volontariamente vaccini a vettore virale, come appunto il siero della ditta anglo-svedese. Già nei giorni scorsi la sorte di Camilla aveva amplificato i dubbi, nella comunità scientifica e non, sull’opportunità di somministrare questo tipo di farmaco ai giovani e in particolare alle giovani donne.

Dopo l’accesso sabato 5 giugno in ospedale a Genova (il secondo), già domenica 6 giugno Camilla era stata operata dapprima per la rimozione del trombo e poi per ridurre la pressione intracranica. Nei giorni successivi la situazione della giovanissima in rianimazione era rimasta drammaticamente stabile, nella sua gravità, ed era scattato il periodo di osservazione per dichiararne la morte cerebrale. I genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi, cinque i malati che ne beneficeranno. Ad annunciare la morte della ragazza è stata la sindaca Valentina Ghio: "Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere. L’amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla".

Il governatore Toti ha espresso "grande dolore per la scomparsa di Camilla". La ragazza si era vaccinata nella Asl di residenza "dopo anamnesi vaccinale negativa", era stato chiarito già domenica. "Il 3 giugno si è recata in pronto soccorso con cefalea e fotofobia. È stata sottoposta a tac cerebrale ed esame neurologico, entrambi negativi. È stata dimessa con raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni", avevano spiegato Regione e Alisa nel ricostruire la vicenda. "Il 5 giugno è tornata in pronto soccorso con deficit motori a un emilato. Sottoposta a Tac cerebrale con esito emorragico, è stata immediatamente trasferita alla Neurochirurgia del San Martino". La direzione del policlinico aveva anche comunicato di aver attivato le segnalazioni nell’ambito delle procedure di farmacovigilanza verso Aifa, nelle quali sono stati indicati anche i farmaci assunti dopo la vaccinazione. Martedì (8 giugno) a Genova è emerso il caso di una 34enne di Alassio vaccinata lo scorso 27 maggio con la prima dose di AstraZeneca e ricoverata all’ospedale policlinico San Martino di Genova con un livello basso di piastrine nel sangue (si era recata all’ospedale per il forte mal di testa).

Ieri si è appreso che lo stesso giorno l’agenzia ligure per la sanità (Alisa) ha sospeso in via cautelativa il lotto di AstraZeneca (ABX1506) da cui erano state ricavate le dosi che erano state inoculate a Camilla e alla 34enne di Alassio; 81 i flaconi ancora in giacenza in Liguria. Il 4 aprile scorso era morta, sempre a Genova, un’insegnante genovese di 32 anni, Francesca Tuscano, che era stata vaccinata con AstraZeneca il 22 marzo nel corso della campagna vaccinale per i docenti e l’autopsia aveva confermato un quadro "trombotico ed emorragico cerebrale" come causa del decesso. Dopo la morte di Camilla la procura di Genova ha cambiato il reato con cui era stato aperto il fascicolo che è passato da "atti relativi", a omicidio colposo a carico di ignoti. Il pubblico ministero Stefano Puppo insieme al procuratore Francesco Pinto disporranno nelle prossime ore l’autopsia che verrà affidata con ogni probabilità al medico legale Luca Tatjana e all’ematologo Franco Piovella. I due esperti hanno già eseguito gli esami sugli altri quattro casi di decessi dopo vaccini. Il primo è stato quello di Francesca Tuscano e poi di tre anziani, tra i 70 e gli 80, a cui erano stati somministrati Astrazeneca e Pfizer.

Alessandro Belardetti