Martedì 30 Aprile 2024

Venezia, si alza il Mose. E Piazza San Marco resta all'asciutto. Video

Il sindaco Brugnaro e il governatore Zaia: "Giornata storica". Il l provveditore alle opere pubbliche Zincone: "Il test è andato bene, c'è una consistente differenza"

La situazione di piazza San Marco dopo l'entrata in funzione del Mose a Venezia (Ansa)

La situazione di piazza San Marco dopo l'entrata in funzione del Mose a Venezia (Ansa)

Venezia, 3 ottobre 2020 - Venezia alza per le prima volta le 78 paratoie del Mose e, finalmente, l'alta marea non invade la città. Intorno alle 10 di questa mattina, mentre il maltempo flagellava senza sosta il Nord Italia, le barriere sono state tirate su in previsione del picco di acqua alta (poi rivisto a 125 centimetri dai 130 iniziali). E il Mose ha dimostrato tutta la sua efficacia: dopo la chiusura la crescita della marea si è fermata fino a stabilizzarsi a 70 centrimetri lasciando all'asciutto Piazza San Marco, il 'salotto buono' della città. E così residenti e turisti hanno potuto fare a meno degli stivali di gomma, camminando sulle passerelle giusto per gioco.

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"È una giornata storica perché con vento di scirocco sta funzionando tutto, siamo contenti a dire la verità... è presto ancora per dirlo, si dovranno fare altre prove... però fermare il mare solo a Venezia si poteva farlo", dice il sindaco Luigi Brugnaro, a cui ha telefonato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E di giornata storica parla anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, "perché siamo davanti ad una opera per la quale abbiamo atteso veramente decenni". "Spero si continui così e si riesca ancor di più a potenziare il sistema con una messa in sicurezza generale e totale di Venezia", aggiunge.

"La decisione di alzare il Mose e di mettere Venezia al riparo dall'acqua alta, coronata da un palese successo rappresenta solo un passaggio fondamentale nella protezione della città e della laguna", sottolinea Elisabetta Spitz, commissario straordinario per il Mose, che attribuisce il merito di "questo straordinario traguardo" ai tecnici, agli operai e a tutto il personale del Consorzio Venezia Nuova" e ringrazia i progettisti. "Questa giornata è una tappa di un cammino da completare che dovrà garantire progressivamente una protezione sempre maggiore del territorio lagunare da un ineludibile innalzamento del mare", aggiunge.

"Il test è andato bene", dice il provveditore alle opere pubbliche, Cinzia Zincone. "Si apprezza una consistente differenza - spiega Zincone - di altezza dell'acqua tra la parte difesa dal Mose e quella che non lo è". Un test giudicato positivamente: "Non filtra acqua", conclude Zincone. 

Piazza San Marco senza acqua alta dopo l'azionamento del Mose (Ansa)
Piazza San Marco senza acqua alta dopo l'azionamento del Mose (Ansa)

"La Basilica è asciutta, asciutta. È la prima volta ed è un dato importantissimo", dice il Primo Procuratore di San Marco a Venezia, Carlo Alberto Tesserin, sentito dall'Ansa. "Abbiamo azionato le pompe per evitare le infiltrazioni che arrivano da sotto nel nartece, e hanno funzionato in sicurezza - spiega -. A 90 centimetri di marea avremmo dovuto affrontare l'acqua che arriva dalla piazza, ma non è arrivata perché esclusa dal Mose".

"E' una giornata di speranza, di attesa, con qualche riflessione anche sul fatto che questo risultato poteva essere ottenuto anche in tempi molto più brevi", commenta il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia. "Comunque guardiamo al futuro - aggiunge - è una bella notizia, una bella realtà". "È stato fatto il possibile, purtroppo per alcuni ritardi, capisco le questioni estetiche soprattutto a Venezia e soprattutto in Piazza San Marco - rileva Moraglia - ma nello stesso tempo forse si poteva essere un pochino più attenti a pensare alle acque alte del 2020". Il Patriarca ricorda: "Stiamo entrando nella stagione delle acque alte e i restauri del nartece, che sono stati appena approntati, rischiano di essere vanificati da una o due acque alte che superano di poco i 90 centimetri".

Sollievo e contentezza, che cancellano anni di polemiche, anche fra i veneziani, nella cui memoria è ancora fresca disastrosa "acqua granda" del novembre 2019  "Ci siamo svegliati con la sirena, eravamo pronti a metterci gli stivaloni e a restare a casa e invece abbiamo visto in Tv le paratie alzarsi e proteggere la città", spiega all'Agi la storica dell'arte veneziana Franca Lugato. "La sirena significa 135 centimetri di acqua alta, oltre il 50% della città sotto la laguna. Invece, le onde del mare si sono alzate, ma il Mose ha funzionato e ora siamo tutti all'asciutto".