Giovedì 25 Aprile 2024

"Mosca ci inonda di fake news" Ecco come non cadere in trappola

Il festival di Perugia tra informazione e propaganda. "Fate attenzione alle fonti"

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"Disinformazione e propaganda sono l’emergenza del momento, ma il problema c’è sempre stato. Una delle sfide principali del giornalismo sta nel saperli contrastare". Va dritta al punto Arianna Ciccone, ideatrice e organizzatrice del ’Festival internazionale del giornalismo’, il più importante evento europeo su media e informazione. La 16esima edizione si chiude domani a Perugia. E la disinformazione gioca un ruolo di primo piano. "Il problema – prosegue Ciccone – è esploso con la pandemia ma c’era già prima, con la crisi climatica. E oggi è sotto i nostri occhi con la guerra in Ucraina, dove la prima a morire è la verità". La chiave di volta, per la direttrice del festival, sta "nella fiducia dei lettori, un argomento delicatissimo che va costruito a livello sistemico e strutturale, affrontando alla base radici e motivazioni. Da qui il dilagare della disinformazione, che è anche governativa, calata dall’alto. Due gli esempi: il bombardamento dell’ospedale di Mariupol dove si sono messi in discussione anche i morti e la strage dei civili a Bucha dove il governo russo sta immettendo nell’ecosistema informatico una quantità pericolosa di propaganda e disinformazione". Ma il giornalismo come può reagire? "Bisogna tornare all’abc, al giornalismo di qualità, curare la relazione coi lettori con molta umiltà e trasparenza, stare attenti alle fonti, averne il più possibile e verificare i fatti". Capitolo social. "Lì c’è stato un salto di qualità perché è enorme la platea. In questi giorni i governi di Russia e Ucraina usano i social per propaganda. In un contesto di guerra è difficile navigare in questo mare di informazioni".

Sofia Coletti