Venerdì 4 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

"Mi ha fatto proposte indecenti", indagato professore

Uno scandalo a luci rosse turba l’Università di Camerino e anche l’Ateneo perugino. Tutto è partito dalla denuncia di un 22enne che frequenta i corsi a Matelica

Studenti in aula (foto di repertorio)

Perugia, 9 dicembre 2014 - Uno scandalo a luci rosse turba l’Università di Camerino e anche l’Ateneo perugino. Tutto è partito dalla denuncia di un ragazzo di 22 anni, che frequenta i corsi a Matelica e che ha segnalato le richieste extra programma che avrebbe ricevuto da un professore, ex ricercatore di Veterinaria all’Università di Perugia.

Sulla sua denuncia è ora scattata un’inchiesta della procura che mette sotto esame i rapporti tra docenti e discenti. La vicenda da chiarire riguarda i presunti abusi sessuali che un professore avrebbe imposto a uno studente. Le sue richieste – di carezze e ‘toccatine’ – sarebbero però state immortalate dal ragazzo, che evidentemente si aspettava qualcosa del genere e si era attrezzato per registrare la conversazione.

Quando lo studente ha deciso di segnalare all’Ateneo l’accaduto, ha depositato anche il file audio che confermerebbe le sue parole. Ricevuta la segnalazione formale da parte dello studente, l’Università di Camerino ha subito informato la procura di Macerata allegando anche la registrazione del colloquio, per le opportune valutazioni. Il procuratore capo Giovanni Giorgio ha immediatamente aperto un’inchiesta, incaricando i carabinieri di Camerino di svolgere tutti gli accertamenti per ricostruire i fatti: saranno ascoltati altri studenti, i professori della facoltà e anche l’indagato, che potrà dare una sua versione in merito alle contestazioni che gli vengono mosse. Nessuno scenario è da escludere in questa fase, del tutto iniziale, degli accertamenti e saranno proprio le indagini in corso a cercare di ricostruire come siano andate davvero le cose. Al momento, a quanto sembra, i presunti abusi non sarebbero collegati al superamento o al voto finale di qualche esame. Finora non sono stati resi noti la facoltà in cui sarebbero avvenuti gli abusi, e anche il nome dell’indagato è ancora segreto, in attesa di maggiori riscontri sulle contestazioni.

L’università di Camerino intanto ha assicurato la massima collaborazione. "La tutela degli studenti, della loro serenità e della loro salute – scrive l’ateneo – è per Unicam al primo posto, al centro di ogni obiettivo ed attività ed è prioritaria: per questa ragione l’Ateneo ha immediatamente voluto che si accertasse la veridicità dei fatti segnalati, riponendo totale fiducia nell’operato delle autorità inquirenti".

Paola Pagnanelli