Domenica 28 Aprile 2024

Migranti, Musumeci: "Hotspot un delitto. Viminale fuori legge"

Il governatore della Sicilia: "Centri di accoglienza non rispettano norme di sicurezza sanitaria". Sull'ordinanza "siamo pronti a rivolgerci alla magistratura". E ribadisce: "La competenza sull'immigrazione è dello Stato, quella sanitaria è della Regione"

Migranti all'interno dell'hotspot di Messina (Ansa)

Migranti all'interno dell'hotspot di Messina (Ansa)

Catania, 24 agosto 2020 - "Tenere quelle persone in quei luoghi, in quei campi di concentramento, è un delitto. Io sono il soggetto attuatore dell'emergenza Covid e quegli spazi non sono ammissibili: abbiano fatto il nostro dovere, il diritto alla salute è un diritto tutelato dalla Costituzione. Non importa se lì dentro ci sono migranti o agenti di commercio: sono persone e non possono stare in quelle condizioni. Ecco perchè abbiamo fatto l'ordinanza: adesso il Viminale agisca". Il giorno dopo le polemiche suscitate per la firma l'ordinanza, che disponeva entro 24 ore lo sgombero degli hot-spot e dei centri di accoglienza in Sicilia, il presidente della Regione Nello Musumeci torna sulla questione. E, riferendosi all'intervento del Viminale, che aveva ribadito che la gestione dei flussi migratori "non è una materia di competenza delle regioni", il governatore controbatte: "Il Viminale dice che la competenza non è nostra? Se è loro agisca di conseguenza, perchè è fuorilegge: quei luoghi non rispettano le regole e le norme di sicurezza sanitaria". Poi conclude: "Aspettiamo la mezzanotte: se i soggetti che sono chiamati a dare attuazione alla mia ordinanza non dovessero farlo a noi rimane solo una strada: rivolgerci alla magistratura. Ci troveremmo di fronte a una palese omissione, con tutto quello che determinerebbe in un contesto di epidemia".

"Hotspot non rispondono a misure anti-Covid"

"Gli hotspot e i centri d'accoglienza non sono rispondenti ai criteri di prevenzione previsti dalla condizione di emergenza da epidemia" di Coronavirus. Lo ha ribadito il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. "Se chiediamo alla gente - ha aggiunto - di tenere la distanza, di portare la mascherina, di stare attenti quando si recano nei ristoranti, se vietiamo gli assembramenti nei locali serali con provvedimenti duri, seri sulle discoteche, è mai possibile che in uno standone debba no stare ammassate 500, 600, 700 persone?".

Emergenza sbarchi in Sicilia

Dati alla mano, il presidente della Regione spiega: "I numeri sugli sbarchi in Sicilia sono impressionanti: solo a luglio sono arrivati 7.067 migranti; a metà agosto, oltre 3 mila arrivi. Lo scorso anno nell'intero mese di agosto i migranti sono stati in totale 1.268; a luglio, 1.088". Una situazione per cui il governatore chiedi un intervento del governo, ma, dichiara Musumeci, "invece di rispondere con atti concreti sull'emergenza immigrazione, il governo centrale trova la soluzione: creiamo campi di concentramento, che chiamano tendopoli in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni. Ci troviamo con tende che ci ricordano luoghi e scene da dimenticare assolutamente". Poi ricorda: "Il 26 giugno è stato chiesto al governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza per Lampedusa, sanitario, sociale ed economico. Ancora oggi non è stato dichiarato, nonostante lo stato d'animo in cui vivono gli operatori di quelle isole". 

"Non c'è volonta di scontro con lo Stato"

"Da parte nostra non c'è alcuna volontà di scontro con lo Stato. Lo Stato siamo noi Regione, i Comuni, le Province", aggiunge Musumeci. E chiarisce: "Abbiamo adottato una condotta improntata da grande rispetto, ci aspettiamo lo stesso dal governo, non certo atteggiamenti di arroganza, superficialità, o peggio i silenzi che servono a far perdere tempo per neutralizzar gli effetti dei problemi. Avevamo lanciato l'allarme già a marzo e siamo stati ignorati. A questo atteggiamento noi rispondiamo con fermezza nell'adempimento dei rispettivi doveri". Poi conclude: "Abbiamo solo rivendicato il diritto di tutelare il diritto alla salute dei siciliani, di chi si trova in Sicilia, i milioni di turisti, e dei migranti ammassati negli hotspot. Da Roma è arrivato solo il silenzio davanti alle nostre sollecitazioni e a numeri impressionanti degli arrivi di migranti".