Venerdì 26 Aprile 2024

L’ondata di sbarchi Crosetto accusa Mosca "Utilizza i migranti per colpire l’Italia"

Il ministro della Difesa sul Gruppo Wagner: sono loro i registi "Rappresaglia per la posizione del governo sulla guerra in Ucraina". La premier: non lasciamo dilagare in Africa mercenari e fondamentalisti

Migration

di Alessandro Farruggia

I migranti sbarcati sulle coste italiane dall’inizio dell’anno sono stati 20.017. È un numero più che triplicato rispetto allo stesso periodo del 2022, quando erano stati 6.152, e del 2021, con 6.041 arrivi. I dati forniti dal Viminale, aggiornati a ieri, sono letti con preoccupazione a Palazzo Chigi. La gran parte degli arrivi, 4.566 persone, sono concentrati negli ultimi giorni, dal 9 all’11 marzo. E almeno 6mila, oltre un quarto, sono partiti dalla Libia orientale. Questo ha fatto rafforzare l’ipotesi che in qualche modo ci possa essere una regìa del Gruppo Wagner, i mercenari utilizzati dal Cremlino per le operazioni “sporche“, che è presente in Cirenaica e Fezzan a sostegno del governo di Tobruk. E che avrebbe favorito le partenze per colpire l’Italia, schierata a favore dell’Ucraina. A crederlo sono non pochi ministri, che ieri ne hanno parlato alla riunione con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i ministri della Difesa e dell’Interno, Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, i vertici dell’intelligence, alla quale hanno preso parte anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani.

"Mi sembra che ormai si possa affermare che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane – ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto – sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner sta attuando utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani". "Nato e Occidente sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso. Dovrebbero inoltre prendere atto che l’immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i Paesi più esposti, in primis l’Italia, e le loro scelte geostrategiche, chiare e nette".

Anche il ministero degli Esteri non scarta la possibilità. Antonio Tajani ha espresso "preoccupazione perché molti migranti arrivano da aree controllate dalle truppe di Wagner. E non vorrei che ci fosse qualche tentativo di spingere migranti verso l’Italia". "Non è avventato pensare – ha aggiunto il viceministro del Lavoro, Maria Teresa Bellucci – che quel che sta accadendo faccia parte di un disegno che intenda mettere in difficoltà l’Italia e l’Europa che hanno supportato l’Ucraina".

Dall’opposizione sono giunte reazioni miste. Il senatore Pd Enrico Borghi ha condiviso la preoccupazione che ci sia un ruolo di Wagner nelle partenze dalla Libia ("quando lo dicemmo noi del Pd la scorsa estate, venimmo ricoperti di contumelie dalla destra"), mentre il verde Angelo Bonelli ha affermato che "quella di Crosetto è una dichiarazione che ha il solo scopo di distrarre l`opinione pubblica".

A Crosetto ha risposto in maniere scomposta il deus ex machina di Wagner, Yevgeny Prigozhin che ha definito Crosetto "mudak", un termine che in russo corrisponde a un pesante insulto. "Crosetto – ha detto Prigozhin – dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non sappiamo ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci".

Meloni intanto è tornata sul tema migranti difendendo la strategia tracciata nel Consiglio dei ministri di Cutro. "Il governo e la sottoscritta – ha detto – sono stati accusati di cose raccapriccianti, ma la mia coscienza è a posto". "L’Italia – ha sottolineato – non può da sola fare quello che invece l’Ue potrebbe fare molto più efficacemente. Sarebbe forse più facile mettere la testa sotto la sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve arrivare da noi, lasciare che in Africa continuino a prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti. Io credo che la questione vada affrontata in modo più serio e strutturale, credo che un approccio serio sia fermare i trafficanti e favorire i flussi legali e che serva un approccio non predatorio della cooperazione allo sviluppo".