Giovedì 2 Maggio 2024

Listeria monocytogenes, cos'è e come proteggersi

Il batterio è tornato a minacciare l'Europa. Ecco come contrastarlo

Una pentola sul fuoco (Newpress)

Una pentola sul fuoco (Newpress)

Roma, 7 luglio 2018  -  Il batterio Listeria monocytogenes, causa dell'infezione listeriosi, potenzialmente mortale, torna a minacciare l'Europa. Dopo una segnalazione alla Findus di un'azienda belga, Greenyard, l'azienda ha ritirato molti lotti sospetti di minestroni surgelati, seguita anche dalla Freshona. 

QUANDO E' NATA -Un'epidemia nata in Ungheria da mais e altri ortaggi surgelati che a partire dal 2015 ha provocato 47 casi, tra cui 9 morti in 5 paesi europei: Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito. La Listeria è una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste, Listeria monocytogenes, causa la listeriosi, che colpisce l'uomo e gli animali. La listeriosi è rara, ma spesso grave, con elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. Nell'Ue sono stati segnalati circa 1.470 casi nell'uomo nel 2011, con un tasso di mortalità del 12,7%. La malattia è stata descritta fin dalla fine dell'800 in diverse specie animali, ma il primo caso umano di listeriosi è stato riportato nel 1929, e il primo caso perinatale nel 1936. 

COME SI TRASMETTE - Il consumo di cibo o mangime contaminato dalla listeria è la principale via di trasmissione per l'uomo e gli animali. La Listeria si ritrova nel terreno, nelle piante, nelle acque e nelle feci di numerose specie. Anche gli animali, tra cui bovini, ovini e caprini, possono essere portatori del batterio. Le infezioni si verificano anche per contatto, con animali o persone infetti. 

RESISTENTE - Per proteggersi è consigliato cuocere a temperature superiori a 65 gradi per uccide i batteri. Ma il batterio è essere presente anche in diversi alimenti pronti. Tollera bene gli ambienti salati e le basse temperature (tra i 2 e i 4 gradi). Può infatti crescere e riprodursi a temperature variabili da 0 a 45 C, tende a persistere nell'ambiente e quindi essere presente anche in alimenti trasformati, conservati e refrigerati. Quindi attenzione a pesce, carne e verdure crude, latte non pastorizzato e latticini come formaggi molli e burro, cibi trasformati e preparati (pronti all'uso) inclusi hot dog, carni fredde tipiche delle gastronomie, insalate preconfezionate, panini, pesce affumicato. 

AMMALARSI - Il rischio di sviluppare la malattia si ha anche con bassi livelli di carica batterica. I sintomi variano, da lievi sintomi simil-influenzali, come nausea, vomito e diarrea, a infezioni più gravi, quali meningite e altre complicanze potenzialmente letali. I soggetti adulti in buona salute non presentano alcun sintomo dopo il consumo di alimenti contaminati o al limte possono presentare sintomi gastroenterici quando la contaminazione è molto elevata.

DONNE INCINTA E ANZIANI - Invece le persone più sensibili alle infezioni sono anziani, donne in gravidanza, neonati e persone con deficit del sistema immunitario. Le donne in gravidanza manifestano una sindrome simil-influenzale con febbre e altri sintomi non specifici, come la fatica e dolori. Ma le future madri devono tener conto che le infezioni contratte in gravidanza possono comportare serie conseguenze sul feto (morte fetale, aborto, parto prematuro, o listeriosi congenita). Per anziani e adulti immuno depressi, la listeriosi può causare meningiti, encefaliti, gravi setticemie. Si può curare con antibiotici, ma la prognosi nei casi più gravi non lascia scampo. L'incubazione media è di 3 settimane, ma può arrivare fino a 70 giorni. 

PREVENZIONE - Per battere la listeriosi la migliore strategia sta in una efficiente prevenzione, attuabile applicando le generali norme di igiene e attenzione previste per tutte le altre infezioni alimentari, rispetto soprattutto al lavaggio e alla manipolazione degli alimenti, ma anche alla cucina e alle proprie mani.