Domenica 8 Giugno 2025
COSIMO CECCUTI
Cronaca

L’idea di nazione per la libertà

di Cosimo Ceccuti

Il brano contiene in estrema sintesi le riflessioni di un grande storico della prima metà del 900, che si era interrogato a lungo sulla forza e i limiti dell’idea di nazione. Nel testo si sofferma sulle concezioni proprie di Cavour e di Mazzini.

Il primo fu protagonista e artefice delle fasi culminanti del processo di unificazione nazionale, strettamente connesso al concetto di libertà, al primato del Parlamento e delle istituzioni monarchiche e rappresentative. Prima ancora Mazzini era stato il profeta dell’Italia una, indipendente e repubblicana. Non si concentrava sulla piena libertà di un solo Paese, ma la “Giovine Italia” era propedeutica alla “Giovine Europa”.

L’Europa delle nazioni come Europa delle patrie, in strettissima connessione con l’umanità. Nessun nazionalismo, inteso come prevaricazione, ma una coesistenza pacifica nel riconoscimento delle libertà e della pari dignità di ogni singola nazione divenuta Stato. Nell’epoca degli imperialismi e delle lotte per il primato, tali idee parvero superate e insufficienti. La tragica esperienza di due guerre mondiali e dei totalitarismi ne ha riconfermato invece la piena validità. Dell’idea di nazione non va riconosciuta solo la forza, ma occorre tenerne presenti anche limiti e rischi, secondo il monito mazziniano di farne "mezzo altissimo" per il valore supremo: l’Umanità.