Giovedì 25 Aprile 2024

Comitiva di un centinaio di persone in ospedale dopo soggiorno a Bormio. Timore legionella

Giovani e accompagnatori provenienti da Brescia sono stati colpite da malori inspiegabili. Febbre alta, vomito e tosse i sintomi riscontrati

La comitiva è finita al pronto soccorso degli Spedali Civili di Brescia (Fotolive)

La comitiva è finita al pronto soccorso degli Spedali Civili di Brescia (Fotolive)

Bormio (Sondrio), 5 agosto 2022 - Un centinaio di persone provenienti da Brescia sono finite al pronto soccorso dopo un soggiorno a Bormio. Febbre alta, vomito e tosse i sintomi riscontrati nei giovani e negli accompagnatori di una comitiva che la settimana scorsa aveva preso in gestione una struttura alberghiera nella famosa località della Valtellina. Una volta rientrati a Brescia, le persone colpite da dei malesseri apparentemente inspiegabili sono dovute andare al pronto soccorso degli Spedali civili. A tutti è stato somministrato un antibiotico, con il timore che si trattasse legionella. Negativi, invece, i tamponi al Covid.

Il gruppo, proveniente dal quartiere Violino, è arrivato a Bormio il 23 luglio per una settimana di vacanza e aveva preso in gestione una struttura a circa 2 mila metri di altitudine, quindi si cucinava e pensava al tutto il resto. Giovani e adulti hanno fatto solo una gita in un rifugio a 3 mila metri. Poi, a qualche giorno dall'arrivo, più della metà dei componenti del gruppo ha iniziato a stare male e alla fine della settimana si erano ammalati praticamente tutti.

"I ragazzi sono sempre rimasti in quella struttura, ad esclusione di un'unica gita a un rifugio - spiega Michela Poinelli, mamma di uno dei bambini -. La struttura è stata descritta come fatiscente e molto sporca. Da qui il dubbio dei medici del Pronto Soccorso degli Spedali Civili di Brescia che a provocare i sintomi possa essere stato il batterio della legionella. A tutti è stato prescritto un antibiotico. Mio figlio sta ancora male, ha febbre e tosse, e noi genitori ora chiediamo di sapere qual è stata la causa facendo analisi approfondite sia all'acqua della struttura che al rifugio".

L'Ats della Montagna e quella di Brescia, che si sono subito attivate, hanno escluso l'intossicazione la legionella e l'intossicazione alimentare o un'epidemia di Covid. "Abbiamo disposto il test delle acque, ci vorranno dieci giorni per conoscere i risultati - fanno sapere dall'Ats della Montagna - ma pensiamo sia improbabile si tratti di legionella, visto che i gruppi che sono stati nella struttura in precedenza non hanno avuto problemi. Forse la causa degli improvvisi malori può essere legata a un forte sbalzo termico dopo violenti temporali nella zona".