Giovedì 25 Aprile 2024

L’abbraccio e il dolore "Ma ora rendiamo sicura la terra"

Il vescovo di Senigallia ai funerali di quattro delle undici vittime: "Mai più una devastazione simile". Il governatore Acquaroli in lacrime. Commosso ricordo della fidanzata di Andrea Tisba: "Ti aspetto per sempre"

di Sara Ferreri

OSTRA (Ancona)

Il tempo del dolore che unisce una comunità, ma anche il tempo della coscienza. Erano oltre mille, ieri, al campo sportivo di Pianello di Ostra, per l’ultimo saluto a Giuseppe e Andrea Tisba, padre e figlio, 65 anni e 25 anni, Diego Chiappetti, 52 anni, e Fernando Olivi, 82, vittime dell’alluvione che ha colpito la provincia di Ancona. Il dolore era palpabile e più forte della rabbia, ma oltre ai ricordi commossi, non sono mancati gli appelli. "Una precisa richiesta – ha detto il vescovo di Senigallia, Francesco Manenti – arriva dal territorio agli amministratori perché finalmente intraprendano un’incisiva e tempestiva azione di messa in sicurezza, perché non accada ancora che l’acqua, bene prezioso e fonte di vita, porti morte e devastazione nelle nostre case e spenga le speranze".

Parole che sono entrate dritte nelle menti, ma anche nei cuori. C’era chi, ancora sporco di fango e con gli stivali indosso, ha deposto pala e sifone per portarsi al campo sportivo a ricordare le vittime e stringersi attorno ai familiari. Attoniti e ancora increduli davanti ai quattro feretri allineati e ricoperti di fiori. Anche il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, non è riuscito a trattenere la commozione. Sulle bare appoggiate le foto delle vittime e su quella della più giovane, Andrea, la maglia dell’Ostra Calcio in cui militava. E poi il tricolore per le quattro vittime, perché questo lutto non è solo marchigiano. Lo dimostrano i tanti volontari accorsi da tutta Italia.

"Il dolore sta ricevendo conforto da tutto il Paese – ha aggiunto il vescovo –. I giovani non hanno perso tempo nel rendersi disponibili". Al termine della cerimonia e sulle note di Hallelujah di Leonard Cohen l’abbraccio ai familiari delle vittime. Emozioni e parole, baciate dal sole, a tratti oscurato dalle nubi, poi le quattro bare sono sfilate via tra due ali di folla e quattro scroscianti e lunghi applausi.

"Ti ho fatto attendere tante volte coi miei ritardi, ma ora sono io ad aspettare te e non dovrai avere fretta, ti aspetterò per sempre – ha detto la fidanzata di Andrea Tisba, non riuscendo a trattenere le lacrime –. Ci sentiamo più tardi come sempre. Quando parlava di suo padre Peppe (che ha perso la vita assieme a lui scendendo in garage per ‘salvare’ l’auto, ndr), il nostro gigante buono, gli brillavano gli occhi. Il modo in cui scherzavano mi incantava.Lui è unico, per me è sempre stato l’unico dal giorno in cui l’ho conosciuto".

Contemporaneamente, appena fuori Pianello, veniva celebrato l’ultimo saluto a Maria Luisa Sereni, 82enne uccisa dall’alluvione a Passo Ripe. Non è bastata la parrocchia Madonna del Rosario a contenere chi è voluto esserci. "Una donna buona, generosa, forte e capace di ricominciare e non abbattersi, amante della vita, della famiglia e del ballo", nelle parole del parroco, don Enrico.