La Svizzera saprebbe proteggere tutti i suoi cittadini da un attacco nucleare o un incidente a una centrale. Avere un posto dove rifugiarsi è un diritto sancito dalla Costituzione. Gli articoli 60-61 della legge federale sulla Protezione civile recitano: "Ogni abitante deve disporre di un rifugio nelle vicinanze della sua abitazione" e "nei Comuni in cui il numero di posti protetti è insufficiente, i proprietari che costruiscono edifici abitativi sono tenuti a realizzarvi un rifugio ed equipaggiarlo. Se non sono tenuti a realizzare rifugi, versano un contributo sostitutivo".
La Svizzera dispone di circa 360mila rifugi privati e pubblici, in grado di offrire protezione a oltre 9 milioni di persone per una copertura superiore al 104% della popolazione (8,6 milioni di abitanti). È il solo Paese al mondo con queste percentuali (e non a caso: i soldi contano). Che i Paesi medio-piccoli e ricchi siano quelli che stanno meglio lo si vede dall’elenco dei Paesi con più bunker. La Svezia è al 70%, la Finlandia al 62%. La Danimarca aveva una capacita dell’80% nel 2002 ma da allora si è ridotta presumibilmente perché non c’è controllo sui bunker privati, la maggioranza: molti potrebbero essere stati trasformati o dismessi. L’Agenzia danese per la gestione delle emergenze nel 2002 sosteneva che nei bunker danesi c’era posto per circa 4,7 milioni di persone. Ciò corrispondeva all’80% dei 5,8 milioni di abitanti: circa 950.000 posti sono disponibili in bunker pubblici, gli altri 3,75 milioni si trovano sotto edifici privati. In Austria i bunker potrebbero ospitare il 30% dei residenti, non pochi, ma in Germania solo il 3%.
Alessandro Farruggia