Venerdì 26 Aprile 2024

La sindacalista "Flop concorsi Non bastano più"

Barbacci (Cisl Scuola): assumere anche per titoli "Bisogna attingere dalle graduatorie di supplenza"

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"In questo anno scolastico su 94mila posti messi a disposizione dal Mef per le assunzioni ne abbiamo impegnati solo 27mila. Il resto è stato coperto con posti non in ruolo. Stiamo buttando via posti di lavoro a tempo indeterminato perché non siamo in grado di reclutare persone da mettere in cattedra". Questo lo scenario tracciato da Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola.

Un docente su 4 è precario. Quali sono le criticità alla base di questo dato?

"I concorsi ordinari sono un canale di reclutamento insufficiente per far fronte al fabbisogno: rappresentano dinamiche di selezione molto lunghe e farraginose. Per non parlare di come vengono svolti. Se pensiamo di selezionare gli insegnanti con test mnemonici a crocette, spesso con formulazioni errate, abbiamo sbagliato completamente approccio".

Che differenze ci sono a livello regionale?

"Negli anni si è rilevato che nelle Regioni del Nord Italia, dove abbiamo il numero più significativo di posti vacanti, partecipano pochissimi giovani ai concorsi per diventare insegnanti. Nel Sud Italia invece, in molti si misurano con le prove per i concorsi ordinari a fronte di un numero di posti assolutamente esiguo".

Come si spiega questo gap Nord-Sud?

"È un tema legato alle retribuzioni. Uno stipendio di un insegnante di scuola primaria neoassunto a Milano, pari a 1200 euro, basta appena a prendere in affitto un monolocale".

In che modo si può arginare il precariato?

"In una fase straordinaria dove i precari sono arrivati a coprire il 25% dei posti, l’unica soluzione in grado di rispondere effettivamente al fabbisogno è il ‘doppio canale’: le assunzioni dalle Graduatorie provinciali di supplenza. Si tratta di personale che ha già superato un concorso, ha fatto le vecchie ‘Fis’ o ha frequentato i ’Tfa’. In molti casi sono plurilaureati, hanno master, dottorati, titoli che hanno acquisito anche per riuscire a scalare le graduatorie. È personale abilitato ma precario. Si può anche immaginare un ‘anno di prova’, con delle verifiche, prima di confermare in ruolo questi docenti. Docenti che in classe da precari ci sono comunque, non verrebbero reclutati da zero".

Vanno aboliti i concorsi ordinari?

"I concorsi ordinari vanno mantenuti perché c’è la legittima aspettativa dei ragazzi che escono dai percorsi di laurea che devono potersi misurare con un concorso per diventare insegnanti. Ma il canale dei soli concorsi ordinari non è sufficiente".

Giulia Prosperetti