Mercoledì 24 Aprile 2024

La Groenlandia è il nuovo Eldorado

Luca

Bolognini

Nel 2019 Trump voleva comprare la Groenlandia dalla Danimarca. Così, come si acquista un Neymar qualsiasi. Alla fine non se ne fece nulla, ma le terre e i mari dell’estremo nord continuano a fare gola agli Stati Uniti (e non solo). Ora tre degli uomini più ricchi del mondo – Jeff Bezos, Michael Bloomberg e Bill Gates – hanno deciso di aprire i cordoni dei loro borselli per finanziare la Kobold Metals, una società di esplorazione mineraria con sede in California. L’obiettivo della start-up è quello di trovare nuovi giacimenti di metalli rari (soprattutto cobalto e nichel) in Groenlandia. Al momento il mercato è dominato dalla Cina e gli Stati Uniti cercano modi e mezzi per sganciarsi da una dipendenza giudicata troppo pericolosa. L’investimento per i tre big è davvero poca cosa: 15 milioni di dollari in tutto per la fase di ricerca. Più o meno quello che guadagna la sola Amazon in un quarto d’ora. Ma il ritorno di questi pochi spiccioli (per Bezos e soci, ovviamente), potrebbe essere enorme. "Stiamo cercando un giacimento di nichel e cobalto: sarà il primo o il secondo più importante al mondo", ha sottolineato Kurt House, l’ad di Kobold Metals.

I due metalli sono fondamentali per costruire le batterie per le auto elettriche e quindi favorire il processo di transizione ecologica. Il paradosso è che una delle strategie che potrebbero salvare il mondo dalla catastrofe ambientale è divenuta realizzabile proprio a causa del cambiamento climatico. È un po’ come se la soluzione per dimagrire fosse nascosta nell’olio in cui si friggono le patatine.

Lo scioglimento dei ghiacci sta infatti rendendo disponibile per l’esplorazione terre che sono rimaste inaccessibili per millenni. E così la Groenlandia – uno dei pochi angoli pressoché incontaminati del nostro pianeta e risparmiati dal Jova Beach Party – potrebbe presto diventare una gigantesca miniera per carbone, rame, oro, nichel, cobalto, terre rare e zinco.