Mercoledì 24 Aprile 2024

La gita al mare finisce in tragedia Bimbo di 7 anni annega col papà

Fano, era entrato in acqua con i due figli per fare un bagno, travolti dalle onde: l’altro bambino è in ospedale . I sommozzatori hanno impiegato diverse ore a ritrovare il corpo del piccolo Fabio finito sui fondali

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di Alessandro Mazzanti

FANO (Pesaro e Urbino)

L’urlo disperato di una madre, da riva: "Aiuto, salvateli". Stefania Carpignoli ha 43 anni, si accorge che il mare sta inghiottendo il marito, Davide Zandri, 44 anni, operaio, e i suoi due figlioletti, Fabio di 7 anni e Luca di 12. Lei è a riva, in un piccolo tratto di spiaggia libera in località Gimarra, Fano. È prestissimo, intorno alle 7.30. I bagni di salvataggio prendono servizio alle 10. La famiglia è arrivata al mare da Calcinelli, un centro distante circa venti chilometri dalla costa. Giocattoli, sdraio, ombrellone: la baia a semicerchio della spiaggia libera che li aspetta, pare una parco divertimenti naturale, e le onde che sembrano fatte apposta per farli divertire.

In realtà il mare è insidiosissimo, vento di bora, onde alte, la forte corrente di risacca che tira a fondo, appena si apre una buca. Pochi attimi dopo si tuffano, poi la tragedia: il padre forse vede il figlio piccolo che annaspa, forse si fa prendere dal panico. La donna da terra li vede: lancia l’allarme e sul posto arrivano subito quattro bagnini, tre dal vicino stabilimento Spiaggia dei Fiori e uno, Enzo Maggi, dell’associazione Maredentro, che dà i brevetti di salvataggio. Lui è un rianimatore esperto. Massimo, uno di bagnini, sale sugli scogli e dall’alto riesce a localizzare il padre e uno dei bambini, e dà indicazioni a Enzo Maggi ed Eric, un altro dei bagnini. "Ho visto una schiena", dice Enzo. Acciuffa il bambino e gli fa subito, come da procedura, alcune ventilazioni, bocca a bocca: il bambino rigurgita subito acqua, è salvo. Lo portano a riva. Eric prova a fare così anche col padre, ma l’uomo è già privo di coscienza. Ha una profonda ferita dietro la testa, dovuta al fatto che ha battuto contro gli scogli, forse quando non era più cosciente.

La madre nel frattempo è a riva sotto shock. La soccorre un’agente della Municipale di Fano. La donna a un certo punto sviene per il trauma, verrà portata al Salesi di Ancona, dove si trova l’altro figlio salvato, Luca: a parte lo shock, risultano ambedue fuori pericolo. Alessandro, l’amichetto, si è salvato da solo: vede tutto, sente le grida, ma riesce a guadagnare la riva. I genitori lo verranno a prendere poco dopo.

Intanto si cerca con ogni mezzo il corpo del piccolo Fabio: uomini ed elicotteri, motovedette e gommoni della Guardia costiera di Pesaro e Fano, elicotteri dei pompieri, poi il nucleo sommozzatori dei pompieri di Ancona. C’è un primo falso allarme alle 12,40: "Lo hanno trovato". Ma è un avvistamento fallace. Le squadre di soccorso lavorano per restituire prima possibile il corpicino alla madre e al fratellino: sanno che se non riescono a farlo in giornata si rischia cheil giorno dopo la corrente lo porti al largo. Il Nucleo sommozzatori di Ancona scandaglia un punto in cui il corpo potrebbe trovarsi, calcolando la spinta delle correnti. Alle 16 circa uno dei sommozzatori vede in piedino spuntare da sotto uno scoglio.