Una ragazzina e suo padre, lei con un cappottino nero col collo di pelliccia e lui con un impermeabile di pelle, fianco a fianco, a braccetto, gli sguardi affettuosi. A fare da corona centinaia di militari, funzionari di partito, scienziati e il gigantesco missile balistico intercontinentale Hwasong-17. Lui è il leader nordcoreano Kim Jong-un, lei è la figlia Ju-ae, apparsa per la seconda volta in una settimana dopo che nessuno, dalla sua nascita nel 2013, l’aveva mai vista in pubblico. L’occasione è la cerimonia celebrativa della gigantesca nuova arma, soprannominata dagli analisti militari il "missile mostruoso" a causa delle 200 tonnellate di peso e della gittata di 15mila chilometri, occasione per lanciare un ennesimo messaggio di sfida. Pyongyang intende avere "la forza strategica più potente del mondo" e l’Hwasong-17 è "l’arma strategica più forte del mondo" che costituisce "un magnifico balzo in avanti nello sviluppo della tecnologia per montare testate nucleari sui missili balistici", ha affermato entusiasta il leader.
CronacaKim di nuovo in pubblico con la figlia (e il missile) "Sarà l’arma più potente"