
Marcell Jacobs e Fedez
Roma, 20 gennaio 2022 - Marcell Jacobs insoddisfatto, cambia marcia. E stargli dietro, si sa, non è affatto facile. Il doppio oro olimpico di Tokyo si sta allenando a Tenerife per il rientro in pista il 4 febbraio a Berlino, dove gareggerà sui 60 metri. Ma a prepararsi in questi giorni è anche il suo staff legale. L'immagine dell'olimpionico dei 100 e della 4x100, infatti, come riporta il Sole 24 Ore, era curata dalla Doom, un'agenzia di comunicazione fondata da Fedez, rapper e marito di Chiara Ferragni. Ma Jacobs avrebbe ora rescisso unilateralmente il contratto, divorziando dalla società e affidandosi a una nuova struttura dal profilo internazionale. Si tratta, precisano fonti dello staff legale vicine a Jacobs interpellate, della X-Hybrid dell'italiano Luca Oddo, con sede a Londra.
Ma cosa è successo e cos'ha spinto il centometrista a questa decisione? Stando a quanto si apprende, all'origine della scelta di Jacobs ci sarebbe l'insoddisfazione per la promozione a livello internazionale della sua figura dopo l'evento olimpico, con i successi ottenuti: secondo l'atleta la Doom - essendo un'agenzia di livello nazionale - non sarebbe più in grado di gestirlo, avendo ormai una rilevanza mondiale.
La società del rapper non avrebbe però gradito la modalità di rescissione del contratto, mettendo in campo gli avvocati e facendo approdare la questione in tribunale. La decisione, infatti, comunicata dallo staff di Jacobs alla Doom, ha provocato la reazione dell'agenzia del cantante che ha chiesto un risarcimento e il rispetto dell'accordo fino a settembre 2022. Il tutto, sottolineano sempre le fonti dello staff legale dello sprinter, messo nero su bianco in uno scambio di comunicazioni tra avvocati, che sono di fatto già un contenzioso legale.
"Abbiamo ricevuto un ricorso d'urgenza - è quanto ha spiegato Fabio Ventura, uno dei legali del campione olimpico -. La società avrebbe piacere di un risarcimento, ma va vista la validità del rapporto contrattuale e fiduciario. Da parte nostra riteniamo non venga dovuto un risarcimento. Noi riteniamo che i contratti che hanno una natura così personale possano sempre essere rescindibili, anche quando magari lo negano. Abbiamo invocato una ragione e una motivazione per la giusta causa, ma a volte non è solo l'addebito, ma un venir meno di presupporti. L'insoddisfazione c'era, ma sono venuti meno anche i presupposti. E il contratto aveva un oggetto molto più ridotto".
Le motivazioni di questa separazione, ha proseguito il legale, "come in tutti i rapporti di fiducia, nascono da un po' di insoddisfazione per il lavoro che ci si aspettava e anche per una mutata situazione". Nei dettagli, "si ritiene che l'immagine di uno sportivo di livello internazionale debba avere una pianificazione ed uno studio di carattere internazionale, con una serie di specificità e in questo senso si è ritenuto che non ci fossero i presupposti per andare avanti". Da qui, la decisione di cambiare. "Il nuovo contratto è in corso - ha concluso Ventura -, come l'attività, la pianificazione, lo studio. La gestione legale del contenzioso è affidata a me e all'avvocato Pierfilippo Capello".