
Montecitorio, sit-in in favore dello Ius Soli (Ansa)
Roma, 12 settembre 2017 - Salta lo Ius soli, almeno per settembre. Il provvedimento sulla cittadinanza ai figli degli immigrati non è presente nel nuovo calendario dei lavori delle prossime due sattimane dell'aula del Senato. È quanto emerge al termine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. "Non abbiamo cambiato idea sullo Ius soli, rimane un obiettivo prioritario ed essenziale per il Pd - ha detto il presidente dei senatori dem, Luigi Zanda, al termine della riunione -. Detto questo, per approvare una legge serve una maggioranza che ora al Senato non c'è. Io confido che il lavoro politico che si farà nei prossimi giorni e settimane porti a una soluzione positiva del problema".
La decisione giunge dopo che, questa mattina, Mdp e Campo Progressista di Giuliano Pisapia avevano diffuso una nota congiunta in si ritenevano "imprenscindibile l'approvazione dello Ius soli e per questo siamo fermamente contrari ad ogni ulteriore rinvio".
LE REAZIONI - Esulta la Lega Nord. "Abbiamo affossato la legge sulla cittadinanza - dice Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato -. Il Pd ha rinunciato allo Ius soli, al Senato non hanno i numeri per approvarla. Pericolo scampato, ma restiamo vigili e pronti alle barricate perché questo Paese ha bisogno di tutto tranne che di regalare la cittadinanza agli immigrati".
Il senatore di Forza Italia, Andrea Mandelli: "Su questa legge non c'è consenso in Senato e nel Paese. Si scriva la parola fine". Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo 1-Mdp a Palazzo Madama: "Rinviare lo Ius soli significa comprometterne l'approvazione".
Invocano le urne referendarie i 5 Stelle. "Per noi la riforma è così importante che dovrebbe passare attraverso una valutazione dei cittadini tramite referendum", dice il capogruppo grillino a Palazzo Madama, Enrico Cappelletti.
MA LA FINOCCHIARO: LAVORIAMO PER APPROVARLO - "Confermare l'approdo in Aula a settembre della legge sulla cittadinanza avrebbe potuto segnare negativamente le sorti di un provvedimento così importante, sul quale l'attenzione del Governo resta massima. Sarà importante lavorare nelle prossime settimane affinché si riesca non solo a calendarizzarlo alla prima occasione utile, ma si creino per allora le condizioni politiche per arrivare alla sua approvazione". Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro assicura: "L'introduzione dello ius soli temperato e dello ius culturae rappresenta un tassello per noi essenziale nel quadro delle politiche che questo Governo sta conducendo sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione dei cittadini stranieri. Mi auguro che guardando all'insieme delle scelte compiute e alla rilevanza dei risultati ottenuti, ma anche alle prese di posizione favorevoli che giungono da ambienti laici e cattolici, possa maturare presto all'interno della maggioranza quel consenso necessario ad approvare in Senato anche questa legge", conclude la ministra.