Giovedì 25 Aprile 2024

Disdetti tutti gli accordi Italtel

Salta il secondo livello a Settimo, Rsu sul piede di guerra di Roberta Rampini

Una delle ultime proteste all’Italtel

Una delle ultime proteste all’Italtel

Settimo Milanese, 7 gennaio 2015 - «È un atto gravissimo», titola a caratteri cubitali una nota stampa del Coordinamento Nazionale Rsu Gruppo Italtel e della Fim-Fiom Uil nazionale. Disponibili ad un altro anno di sacrifici pur di evitare i licenziamenti, pronti a tornare al tavolo della trattativa per discutere del Piano Industriale e di soluzioni alternative, dipendenti e sindacati hanno saputo che in modo unilaterale, lo scorso 30 dicembre, l’azienda ha disdetto tutti gli Accordi di secondo livello. Niente ferie aggiuntive, niente premio aziendale pari a 36 euro al mese, tagliata anche la «quota accantonata» che corrisponde a 640 euro all’anno, ridotti anche i rimborsi per le trasferte e altri benefici riconosciuti fino ad oggi ai 1088 dipendenti del Gruppo, di cui 920 a Settimo.

«Per il momento non sappiamo ancora quali accordi sono stati stracciati, sappiamo che riceveremo la comunicazione ufficiale dell’azienda mercoledì 7 gennaio quando riprenderemo a lavorare dopo le vacanze natalizie e poi ci verrà spiegato verbalmente il 9 gennaio nell’incontro già programmato in Assolombarda - dichiara Roberto Dameno, delegato sindacale della Fiom Cgil - abbiamo appreso la notizia da un comunicato di Italtel a tutti i lavoratori apparso in Intranet. La modalità ci sembra una mancanza di rispetto per le Rsu che hanno finora trattato con l’azienda e un insulto ai lavoratori che hanno sostenuto la linea della trattativa».

Rabbia. Indignazione. Ma anche un calendario di iniziative di protesta contro questa decisione di Italtel. Oggi in tutte le sedi volantinaggio davanti ai cancelli, alle 14.30 assemblea con sciopero per informare tutti i lavoratori, giovedì 8 gennaio uscita anticipata dagli uffici alle 16.30, venerdì 9 gennaio 8 ore di sciopero e presidio davanti alla sede milanese di Assolombarda. «Cercheremo di capire quali accordi di secondo livello sono stati disdettati, poi potremo quantificare la perdita economica che questo comporta. Ma dobbiamo dimostrare fermezza, rispondere immediatamente perché questa è una grave violazione dei rapporti sindacali e non ci sono debiti o banche che tengono», spiegano i sindacati. Inizia nel peggiore dei modi, dunque, il nuovo anno, nell’ex cittadella delle telecomunicazioni.

Scioperi e assemblee, ma le parti sociali annunciano anche cause legali per difendere quei diritti sindacali conquistati con anni di lotte, «non possiamo essere solo spettatori passivi davanti a questa situazione. Italtel sta facendo esattamente quello che hanno già fatto altri Gruppi con il rischio di creare una rottura tra i lavoratori in cassa integrazione e quelli che lavorano - conclude Dameno - invece dobbiamo restare uniti».

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