Influenza 2018, vero o falso? Sette risposte utili

Dal tipo di virus ai vaccini utilizzati, dal picco dei contagi alle categorie a rischio: tutto quello che c'è da sapere

Influenza 2018, foto generica

Influenza 2018, foto generica

Roma, 18 gennaio 2018 - Ci siamo, il picco dell’influenza per il 2018 è previsto proprio in questi giorni. Gli ultimi dati parlano di quasi 4 milioni di italiani, con 832 mila casi solo nell'ultima settimana. Analizziamo la situazione punto per punto, sfatando anche qualche credenza farlocca, usando il 'giochino del Vero o Falso.

Quest’anno il virus influenzale è più pericoloso e aggressivo?

FALSO: lo Yamagata – un virus di tipo B – si è inaspettatamente diffuso. La copertura contro di esso non era compresa nel vaccino trivalente che in Italia è il metodo di prevenzione principe, studiato per difendere dall’AH1N1 - la cosiddetta “suina” - e da un ceppo di tipo B, che sfortunatamente non è lo Yamagata. Al contrario, coloro che hanno richiesto il vaccino tetravalente, meno diffuso ma più completo e anch’esso messo a disposizione dal sistema sanitario, sono riusciti a proteggersi. Il problema, quindi, non risiede tanto nell’aggressività del virus - che essendo di Il tipo B non risulta essere particolarmente“ cattivo” in quanto non muta e non è così virulento – bensì nel fatto che il vaccino scelto dalla maggior parte delle persone non coprisse anche da questo specifico virus. Ciò ha determinato un picco dei contagi.

Il numero dei contagi quest’anno è maggiore rispetto agli anni precedenti?

VERO: negli ultimi due week end gli accessi al Pronto Soccorso in Italia hanno registrato un’impennata del 18%. La motivazione di questo picco risiede, come già spiegato, nella scelta della maggior parte degli italiani di avvalersi al vaccino trivalente che non protegge dallo Yamagata, al posto del tetravalente che ha messo al riparo chi l’ha scelto. Inoltre l’aumento dei casi durante le festività, quando le persone condividono spazi, alimenti e stanno più vicine, ha moltiplicato le occasioni di contaminarsi. A creare il mix micidiale si sono aggiunte anche le temperature poco rigide e molto umide, clima perfetto per il veicolare di virus e batteri.

I dati del sistema nazionale di sorveglianza Influnet confermano che l’influenza 2018 - dal 2004 ad oggi - ha superato i picchi di tutti gli anni, tranne due. Bambini e anziani sono i più colpiti?

VERO: La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni (circa 29,2 casi per 1000 assistiti) e quella tra 5 e 14 anni (circa 19 per 1000). Brusco aumento anche negli anziani (6,3 casi per 1000 assistiti). Come sempre, infatti, sono le fasce più deboli a essere più contagiate, proprio per questo durante le campagne di prevenzione vaccinale vengono caldamente invitate a vaccinarsi, onde evitare appunto complicazioni durante il picco.

Anche quest’anno si è confermata la regola. Siamo più a rischio di complicanze come polmoniti e bronchiti?

VERO e FALSO: quando un organismo è indebolito da raffreddore o influenza è più facile che si innestino infezioni batteriche che vadano a colpire l’area polmonare. Si tratta quindi di una semplice questione statistica: essendo maggiore il numero degli italiani colpiti da influenza quest’anno, si registrano perciò – in correlazione – maggiori complicanze serie segnalate. D’altro canto gli esperti sottolineano anche che – in proporzione ai contagi - non vi siano evidenze che indichino che i virus influenzali attualmente in circolazione siano maggiormente virulenti o aggressivi rispetto alle altre stagioni.

Essendo nel pieno del picco influenzale la curva è destinata a scendere?

FALSO: secondo gli esperti la curva epidemica, nonostante si stia attualmente entrando nel picco, potrebbe crescere ancora oppure prolungarsi più del solito.

Coloro che si sono vaccinati con il trivalente non hanno avuto beneficio?

FALSO: il vaccino trivalente non ha protetto dallo Yamagata, ma l’altro virus in circolazione quest’anno è quello della cosiddetta influenza suina. La protezione dall'AH1N1 era compresa nella copertura del trivalente, nonostante il virus si sia presentato in forma leggermente mutata il vaccino è riuscito comunque a garantire efficacia in tal senso.

Posso correre ai ripari vaccinandomi ora?

FALSO: il Ministero della Salute spiega “Il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è, per la nostra situazione climatica e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre, fatte salve specifiche indicazioni, che saranno fornite se particolari eventi legati ai vaccini e/o l’andamento epidemiologico stagionale dell’influenza lo richiederanno.”

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