Torna a quota 103 la possibilità di uscita anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi, ma l’assegno sarà calcolato con le regole di calcolo del sistema contributivo. Più lunghi i tempi per le finestre di uscita: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per quelli pubblici. L’assegno mensile riconosciuto non potrà essere maggiore di quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente. Novità anche per la finestra di uscita per i lavoratori privati, con l’allungamento di un ulteriore mese.
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