Mercoledì 24 Aprile 2024

Il ministro a caccia dei colpevoli Pichetto show: in galera i sindaci Scoppia la rivolta, Salvini lo zittisce

I primi cittadini: "Chieda scusa e si dimetta. La competenza sul dissesto idrogeologico è del suo dicastero"

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di Giovanni Rossi

"Si dimetta". "È un ignorante". "Chieda scusa". Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin scivola sul caso Ischia. E una colata di riprovazione ora rischia di travolgere anche lui, neofita già traballante in altre uscite pubbliche e ora nel doppio mirino di opposizione e alleati. Confermando la propensione alle gaffe del nuovo esecutivo, il ministro forzista fa tutto da solo. Di buon ora, nel corso di un’intervista radiofonica, aggredisce il tema Casamicciola: "Secondo me basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti coloro che lasciano fare". È questa la frase, l’unica che conta. Tutto il resto diventa puro contorno – a tragedia in corso, con quattro persone tuttora disperse dopo le otto vittime sepolte dal fango.

Le reazioni alla proposta carceraria travolgono schemi e appartenenze. "Il ministro forse non sa che la competenza sul dissesto idrogeologico è dello stesso ministero dell’Ambiente. Non sono interventi che fanno i Comuni, che possono essere chiamati a fare i soggetti attuatori. Non è corretto usare i sindaci come capro espiatorio. Aspettiamo le scuse", si arrabbia Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci. "Dichiarazioni sconcertanti. Arrestare i sindaci? Per quale reato? Siamo di fronte ad una totale ignoranza delle norme del diritto amministrativo e a un conflitto tra istituzioni", contesta Stefano Pisani, sindaco di Pollica (Salerno) e coordinatore dei piccoli comuni campani. "Parole gravissime, Pichetto si dimetta. Non ha idea di cosa significhi fare il sindaco oggi. È un vergognoso tentativo di scaricare tutta la responsabilità sui sindaci", denuncia il primo cittadino di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Pd, Matteo Ricci, tra i probabili candidati alla segreteria dem. "Con quale coraggio si chiede l’arresto dei sindaci quando gli abusi edilizi vengono regolarmente sanati da governi e Parlamento?", osserva Osvaldo Napoli (Azione). Incredulità anche a Ischia. "Sono basito per le parole del ministro nel momento in cui governo nazionale e regionale stanno mostrando massima vicinanza", rimarca Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno.

E che l’uscita del titolare dell’Ambiente sia a dir poco sgradita lo conferma il commento tranciante del leader leghista e vicepremier Matteo Salvini: "C’è qualcuno che vorrebbe arrestare i sindaci, mentre io li vorrei proteggere e liberare dalla burocrazia". Anche Giorgia Meloni va su tutte le furie e così tocca a Nello Musumeci (FdI), ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, tentare il salvataggio del collega. Prima con il classico "può capitare a tutti di essere fraintesi", poi parteggiando esplicitamente per i primi cittadini: "Bisogna garantire accanto al sindaco una costante presenza dello Stato perché spesso dietro l’abusivismo ci sono le organizzazioni criminali".

Ecco. Più Stato, non più carcere. Ma l’annaspante Pichetto Fratin prova ugualmente a non smentirsi. E insiste: "“Basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare“ è una riflessione di carattere generale e non fa riferimento ad alcun amministratore in modo particolare – recita una nota del ministero –. Tantomeno si riferisce al commissario prefettizio che sta guidando in modo inappuntabile Casamicciola". Ancora: "Una cosa è condonare piccole inosservanze. Altro sono i grandi abusi, le costruzioni in assenza di piani regolatori in sfregio al paesaggio e alla sicurezza spesso innalzate in una notte".

Il mondo ambientalista insorge. Il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, sotto pressione per il caso Soumahoro, quasi ringrazia per l’assist: "Io metterei in galera chi ha approvato i condoni edilizi. Ce ne sono stati tre, uno nel periodo Craxi-Nicolazzi e due con i governi Berlusconi. Pichetto Fratin è ministro di un partito che ha fatto dei condoni la sua fortuna. E la Lega pure". Così anche il Carroccio prova ad ammorbidire i toni: "Non è il momento delle polemiche ma di lavorare insieme, cosi come sta avvenendo in Campania in queste ore. La Lega sarà sempre accanto ai sindaci che, in ogni parte d’Italia, sono in prima linea per rispondere alle emergenze". Gaffe permettendo.