Venerdì 26 Aprile 2024

I magistrati "Indagini a largo raggio per battere la mafia"

di Nino Femiani

Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale antimafia e oggi deputato del M5s, boccia la proposta del ministro Nordio sulle intercettazioni. "Pensare che le mafie si combattono e si contrastano con le indagini unicamente su Cosa Nostra significa non conoscere le mafie, che oggi sono associazioni evolute che si muovono con le loro imprese".

I mafiosi non vanno più in giro con la coppola in testa, è questo che ci vuole dire?

"Hanno creato una miriade di società in tutto il mondo che il più delle volte commettono reati di natura finanziaria e corruttiva. Si creano così, con le società sane attratte nell’universo mafioso, dei cartelli a diretta e stretta regia mafiosa".

Questo configurerebbe intercettazioni a strascico, dalle imprese sane, ma che evadono il fisco, fino alla borghesia mafiosa.

"Non penso affatto a intercettazioni che vanno a monitorare senza una base fondata, ma a interventi che puntano a contrastare determinate illegalità che ci conducono all’organizzazione mafiosa. Apparentemente quelli che indichiamo sono reati economici e fiscali, ma sono questi a portarci a un livello superiore. Non è il reato di mafia che consente di battere le mafie, è quello in materia di evasione, di false fatturazioni, di corruzione, di turbativa d’asta. È questo che ci consente di arrivare alle mafie. E le intercettazioni sono l’unico strumento".

Nordio, declinando i tipi di intercettazioni in Italia, è sembrato ‘simpatizzare’ con quelle preventive che avvengono sotto la vigilanza del pm che ne è l’unico responsabile. Lei che ne pensa?

"Sono contrario perché l’intercettazione preventiva tende unicamente ad acquisire notizie, non è proiettata verso il processo. È un po’ come quella fatta dai servizi segreti, e resta appannaggio del pm e della polizia giudiziaria. Io mi preoccupo quando non c’è il controllo del giudice".

Molte intercettazioni hanno messo nei guai la reputazione di persone che non erano neppure inquisite.

"La vigilanza e il rispetto della persona sono valori della nostra democrazia. Le intercettazioni devono essere rilevanti".