Mercoledì 24 Aprile 2024

I gay contro gli esperti europei "Noi a rischio? Falso come per l’Aids"

Sdegno nel movimento Lgbt: non stigmatizzateci come accadde negli anni 80

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"Le organizzazioni di salute pubblica e le organizzazioni comunitarie dovrebbero adottare misure per aumentare la consapevolezza sulla potenziale diffusione del vaiolo delle scimmie nelle comunità di individui che si identificano come Msm", ovvero uomini che fanno sesso con altri uomini, "o che hanno rapporti sessuali occasionali o che hanno più partner sessuali". Lo ha afferma il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) relativamente al fatto che il vaiolo delle scimmie si trasmette attraverso saliva e contatti stretti che presuppongono lo scambio di fluidi corporei.

E in Gran Bretagna è scattato l’allarme per il virus che ha colpito sette persone di cui quattro facenti parte delle comunità gay e bisessuali di Londra, tutti uomini. Soltanto uno di loro avrebbe avuto contatti con l’Africa dove il virus è endemico, motivo per il quale gli esperti credono che si stia manifestando autonomamente nella comunità.

Immediata la reazione del fronte Lgbt. "In merito alla epidemia di vaiolo – ha dichiarato Fabrizio Marrazzo (nella foto) portavoce del partito gay per i diritti LGBT+, –, chiediamo chiarimenti al Ministero della Salute e che siano vietate affermazioni come quella dell’Ecdc che afferma che le persone gay sono a rischio. Le persone a rischio sono coloro che hanno rapporti sessuali occasionali. Ricordiamo che i gay possono avere relazioni monogame o avere rapporti occasionali al pari delle persone eterosessuali. Pertanto chiediamo al Ministero di intervenire per evitare che nuovamente come negli anni ‘80 si crei uno stigma contro le persone gay".

red. int.