Mercoledì 24 Aprile 2024

I finanziamenti per i migranti? Spesi per cene, vini e griffe

di Chiara Pozzati

PARMA

Abiti griffati, viaggi, cene innaffiate da bollicine francesi. Tutto pagato coi fondi pubblici destinati ai migranti. Un’accusa pesantissima che squassa il "sistema accoglienza" di Parma. Onlus di nome, ma non di fatto stando alle accuse: al centro del ciclone finisce "Svoltare", la cooperativa che dal 2015 ad oggi si è aggiudicata bandi per 16 milioni di euro da parte di Prefettura e Comune della città ducale. Il suo rappresentante legale, Simone Strozzi è finito ai domiciliari. Le accuse a suo carico sono macigni: dal peculato alla malversazione ai danni dello Stato. E ancora: turbativa d’asta, falso e omessa dichiarazione ai fini Ires e Irap, per un’evasione fiscale che, secondo gli inquirenti, ammonterebbe a oltre 1.150.000 euro. Dall’inchiesta della guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Bianchi, emerge poi l’accusa di indebita appropriazione di parte dei circa 16 milioni di euro di fondi pubblici per l’accoglienza. Secondo gli accertamenti degli uomini delle fiamme gialle, almeno 240 mila euro sarebbero stati utilizzati per lauti pranzi, vini pregiati, viaggi all’estero, smartphone, trattamenti di bellezza, pagamento di bollette. Poi benefit ai soci della cooperativa per prestiti mai effettuati. In più sarebbero stati saldati debiti personali di Strozzi. E non è finita: in qualità di amministratore di sostegno nominato dal Tribunale, si sarebbe appropriato di consistenti somme di denaro di oltre 30 persone ignare, prosciugando dai loro conti circa 80mila euro, poi confluiti nelle casse dell’associazione.

Una vicenda culminata con l’arrivo della Finanza, che ieri mattina ha bussato alla porta di Strozzi per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Tribunale. Ed è scattato il sequestro preventivo di nove auto e otto immobili, per quasi 1.400.000 euro. Il progetto di Svoltare onlus è decollato nel 2015 e ben presto è lievitato. Migliaia di richiedenti asilo e rifugiati gestiti, appartamenti-comunità sparsi tra città e provincia, è stata perfino citata sul report annuale del Ministero dell’Interno del 2017 fra "Le iniziative di buona accoglienza e integrazione dei migranti in Italia".