di Riccardo Jannello GRUMO NEVANO (Napoli) Piange a dirotto, è distrutta dal dolore e quasi non riesce a pronunciare il proprio nome Cristina Salas, la madre di Elpidio D’Ambra, 31 anni, in carcere con l’accusa di avere ucciso Rosa Alfieri, 23. Il giovane stamani sarà interrogato a Napoli per la convalida dell’arresto dopo la prima confessione agli inquirenti nella quale ha ammesso l’omicidio, ma ha negato di avere stuprato la vittima. Cristina vive nel comune a 15 cholonetri a nord del capoluogo e non si capacita di ciò che è successo. Signora, come si sente? "Devastata. Ho un buco nel cuore e ho perso un figlio. Non voglio più sentirne parlare, per me è morto". Elpidio dice di aver ucciso Rosa, ma è sempre sangue del suo sangue… "No, basta, lui è solo un mostro e per questo io lo rinnego. Ha distrutto la nostra famiglia, anzi tante famiglie, e non merita rispetto o comprensione. Solo che paghi il prezzo di ciò che ha fatto per il quale sono disposta a tutto". Per esempio? "A testimoniare contro di lui. L’ho promesso alla famiglia di quella ragazza. Ho chiesto scusa a loro e ho detto che se avranno bisogno io ci sarò sempre. Sa che cosa ho detto ai carabinieri quando mi hanno comunicato l’arresto di quel mostro? Che lo avrebbero potuto dare da mangiare ai porci, gettarlo ai maiali, questo è quello che si merita, altro che pietà". Suo figlio, in cella di isolamento a Poggioreale, si è detto ‘devastato’ da quello che ha fatto? Teme che possa farsi del male? "So solo che io sto male, molto male, ma non per lui di cui non mi frega più nulla, sto male per quella ragazza e penso a quello che possa avere sofferto. E ciò mi pesa come un macigno sul cuore e non me lo meritavo, anzi la mia ...
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