Mercoledì 24 Aprile 2024

Goodbye smart working New York ritorna in ufficio

Nella Grande Mela 80mila dipendenti pubblici riprendono il lavoro in presenza. Il sindaco de Blasio: "La città guarda avanti". Ma i sindacati non sono entusiasti

Migration

di Giampaolo Pioli

A City Hall, il municipio di Manhattan da ieri sono tornati a spuntare i cartellini elettronici. Più di 80,000 dipendenti comunali stanno gradualmente tornando al lavoro. Anche se non sono ancora stati vaccinati.

Il sindaco de Blasio vuole usare di nuovo la loro presenza negli uffici per dimostrare che la città sta ripartendo, che le metropolitane torneranno a riempirsi insieme agli autobus anche se dovranno essere rispettate le distanze anti Covid e le persone in ogni ufficio finiranno con l’alternarsi almeno fino alla fine dell’estate.

I sindacati dei dipendenti pubblici non sono entusiasti, temono sia ancora troppo presto e che possano tornare ritorni di focolai proprprio con le varianti del virus. La promessa che se l’esperimento iniziato ieri dovesse contenere dei rischi si tornerà immediatamente al lavoro remoto li ha però convinti a non intralciare l’avvio della ripresa.

"La città guarda avanti – dice de Blasio –. Siamo stati al centro dell’infezione quando è esplosa, abbiamo avuto cifre catastrofiche di morti. Adesso vorremmo dimostrare che possiamo tornare ad aprire in grande sicurezza".

Lo Stato di New York invece ha annunciato che aprirà al pubblico dal 19 maggio e chiederà a impegati e funzionari di spegnere il computer remoto per tornare alla scrivania.

New York si ritrova intanto in piena disputa per le affollatissime primarie democratiche e repubblicane che determineranno i finalisti della corsa alla poltrona di sindaco, perché de Blasio non potrà più essere rieletto. Durante le loro quotidiane conferenze stampa sui progressi contro il Covid, il sindaco e il governatore di New York Andrew Cuomo, accusato di avance sessuali da ex dipendenti, non fallo nulla per nascondere di detestarsi. De Blasio non perde occasione per chiedere le dimissioni di Cuomo e l’altro definisce praticamente il sindaco un inetto che ha ridotto New York sull’orlo della bancarotta.

Insoliti alleati del sindaco, però, in questa fase sono le grandi società immobiliari che cercano disperatamente compratori e inquilini per i loro grattacieli nuovissimi e carissimi. Manhattan in pratica si regge sulle tasse del mattone e sulle compravendite per decine di miliardi di dollari l’anno, che hanno subito una netta flessione causa Covid.

I proprietari di vecchi immobili invece, dopo la grande fuga del marzo 2020 che ha fatto perdere a Manhattan oltre 140.000 abitanti e miliardi di dollari in tasse, tentano adesso di attrarre i nuovi affittuari offrendo occasioni del 30% più basse del 2020 e addirittura fino a 5 mesi di affitto gratis su 18 mesi di contratto. La prossima sarà un’altra estate molto strana.

Gli 80.000 dipendenti pubblici che dovranno tornare a scannerizzare il cartellino e i sindacati sono già al lavoro per ridefinire i nuovi contratti di categoria. Dovranno includere anche una normativa per proteggere lo smart working e includere tutte le norme di sicurezza per tenere il Covid e le sue varianti fuori dalla porta degli uffici, delle scuole, dei treni e delle metropolitane.

Le mascherine manterranno invece un ruolo chiave per molti mesi ancora anche se soggette a un vero e proprio ’togli e metti’. Però si parte e anche il caffè al bar, non solo nei ristoranti, da ieri lo si può prendere seduti.