Dopo 20 giorni gli ebrei sono stati autorizzati a ritornare sulla Spianata delle Moschee, il ‘Monte del Tempio’ da dove erano partite le tensioni tra israeliani e palestinesi che ha causato 11 giorni di guerra. Con un’operazione organizzata nei dettagli, la polizia israeliana ha aperto di buon mattino un cancello laterale della Spianata delle Moschee a Gerusalemme e ha consentito l’ingresso di fedeli ebrei. Immediata la reazione da Ramallah: "Una brutale provocazione dei sentimenti dei musulmani", scandisce il ministero degli esteri palestinese. La tensione era nell’aria (nella foto, i disordini di due giorni fa). All’inizio del mese, quella Spianata è stata teatro di violenti scontri fra fedeli musulmani, impegnati nel Ramadan, e la polizia israeliana. La situazione è degenerata il 10 maggio quando, nell’intento di "difendere la Moschea al-Aqsa", Hamas ha lanciato verso Gerusalemme i primi razzi. Col ’cessate il fuoco’, Hamas aveva chiesto di impedire l’arrivo nella Spianata di comitive di ebrei, ma il governo israeliano non ha accettato alcun impegno in quel senso.
CronacaGli ebrei tornano nella Spianata delle Moschee I palestinesi reagiscono: "È una provocazione"