Mercoledì 24 Aprile 2024

GLI ACCERTAMENTI

La procura a sorpresa apre un fascicolo dopo l’esposto del Codacons. Ma la storia della musica è piena di gesti esagerati: da Hendrix a McCartney

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di Piero

Degli Antoni

Ispettore Codacons, il caso Blanco è tuo. Imputato: signor Blanco. Accusa: danneggiamento aggravato, pena massima 5 anni. I fatti: durante la prima serata del Festival di Sanremo, il 7 febbraio, lei ha deliberatamente danneggiato le rose di cui era stato ornato il palco, svellendo i vasi e prendendo a calci i fiori davanti a una platea metà sorpresa, metà incredula, metà smarrita (tre metà? Vabbe’, facciamo un terzo un terzo un terzo). L’accusatore: il Codacons, che ha presentato un esposto: "Blanco deve essere chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento". La difesa: si è trattata di una performance artistica, "non sentivo il ritorno della voce in cuffia, così ho pensato che mi sarei divertito. Comunque poi ho chiesto scusa". Confidenze anonime: era una gag preparata e già provata nel pomeriggio. I testimoni: signor Amadeus, cosa ha da dire? "Secondo gli accordi, Blanco avrebbe dovuto spargere le rose sul palco e rotolarcisi sopra, come nel video della sua canzone ‘L’isola delle rose’. Sul palco ha esagerato.".

Sembra incredibile, ma alla Procura di Imperia lavora un Javert, che ha deciso di perseguire il giovane (20 anni) cantante per l’ipotesi di reato di danneggiamento per ciò che è avvenuto in quella serata, per certi versi ammantata di mistero. Perché Amadeus in quel momento era nel camerino: "Come sempre c’era una gran confusione, c’è la sarta che ti sistema la giacca, la signora del trucco, l’autore che ti chiede una cosa... ho un monitor nel camerino e con un occhio seguivo la scena ma non sentivo niente, c’era troppa confusione".

E infatti Amadeus ha lasciato che Blanco devastasse il palcoscenico e solo alla fine, quando tutto si era consumato, si è presentato sul palco. Blanco sorrideva apparentemente soddisfatto: "Non sentivo la voce in cuffia, non potevo cantare. Ma mi sono divertito lo stesso".

Il Codacons aveva prontamente presentato il consueto esposto, ed evidentemente alla Procura di Imperia qualcuno l’ha preso sul serio poiché è stato aperto un fascicolo a carico di Blanco (intanto in un servizio di Striscia un commissario Agcom sostiene che Amadeus potrebbe aver fatto pubblicità occulta a Instagram). Ora, nessuno discute dell’inopportunità della performance devastatrice del ragazzo che se l’è presa con fiori innocenti, ma la storia della musica leggera è piena di gesti distruttivi: le chitarre fracassate di Pete Townshend, Jimi Hendrix, Kurt Cobain, persino Paul McCartney, oppure la masturbazione (sempre sul palco) di Jim Morrison, Sinead O’ Connor che bruciò una foto del Papa (Fedez si sarà ispirato a lei?), Marilyn Manson che si liberava di produzioni organiche di cui di solito ci si libera in bagno e poi le lanciava sul pubblico.

Performance più o meno artistiche, più o meno apprezzabili, provocazioni destinate a épater le bourgeois, insomma a scandalizzare i benpensanti. Vedremo come andrà a finire. Tenendo presente il motto degli antichi latini, fondatori del nostro diritto: ‘De minimis non curat praetor’. Il giudice non si occupa delle inezie. Se son rose sfioriranno.