Giovedì 25 Aprile 2024

Generazione di giganti L’estate d’oro

Valerio

Baroncini

Generazione GGG. Grandi giganti gentili: Gimbo Tamberi, Gregorio Paltrinieri, Sara Fantini, Andrea Dallavalle, Simone Cerasuolo, Rachele Barbieri. Ma anche Simone Barontini e Cesare Casadei. E la lista potrebbe andare avanti. L’agosto sportivo europeo – dal nuoto all’atletica fino alla stellina del calciomercato – ha i volti dei nostri campioni e delle nostre campionesse. Ggg: come il colossale protagonista del libro di Roald Dahl, i nostri eroi amano portare sogni alla gente. Eroi non a caso: come nei poemi epici il campione diventa un simbolo, un esempio per la comunità. Vince, cade, si rialza e torna a vincere. Lo dimostra, per Paltrinieri e Tamberi, il romanzo olimpico. Greg: dal quinto posto precoce di Londra 2012 all’oro brasiliano fino alle due medaglie di Tokyo. Insperate. Gimbo: dall’esordio londinese al crac pochi giorni prima di Rio de Janeiro - quando era favorito - fino al Giappone, dove accanto all’oro troneggiava il gesso della gamba infortunata nel ciclo precedente. Lo dimostra, per tutti i ragazzi e ragazze che abbiamo citato prima, questo Europeo romano e tedesco. Paltrinieri oro anche ieri, in acque libere, e oggi chissà. Gimbo Tamberi trionfatore pure sotto l’acquazzone. E poi, storie nella storia, l’assolo di Rachele Barbieri e la medaglia di Sara Fantini nel lancio del martello, la più fisica delle specialità dell’atletica. Con il concetto di kalos kai agathos (bello e buono) nella Grecia classica si designava l’ideale assoluto, dove l’aspetto estetico era legato all’eroismo e anche a tante attività sportive. Le vittorie dell’eroe davano lustro alla comunità di appartenenza, facendone un elemento rappresentativo. E oggi, millenni dopo, la connessione sentimentale e totale tra una comunità e il suo campione, l’atleta, è rimasta invariata. Anzi, è spinta dai social. E’ un meccanismo psicologico di identificazione. A volte è un sollievo, un’estasi, In un’estate ancora difficile abbiamo bisogno di GGG.