Domenica 15 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Sardegna, subito preso il killer evaso

Paolo Enrico Pinna, condannato a 20 anni per duplice omicidio, è scappato durante l'ora d'aria grazie a una scala ed è stato trovato a bordo di un trattore rubato

Il feretro di Gianluca Monni, il 19enne ucciso alla fermata del bus in Sardegna (Ansa)

Cagliari, 9 agosto 2017 - E' durata pochissimo la libertà di Paolo Enrico Pinna, il giovane condannato a 20 anni per il duplice omicidio di Nule e Orune evaso oggi dal carcere minorile di Quartucciu (Cagliari) dov'era detenuto. Il 19enne - minorenne all'epoca del duplice omicidio - è stato appena rintracciato e catturato dai carabinieri. Ora dovrà rispondere anche dei reati commessi in relazione al tentativo di fuga.

Il fuggitivo è stato fermato a Maracalagonis, a una ventina di chilometri da Cagliari, a bordo di un trattore che aveva rubato poco prima. Il giovane, per la clamorosa fuga, avrebbe approfittato del periodo di tempo da trascorrere nel cortile all'aperto dell'istituto, per la socializzazione con gli altri detenuti, per appoggiare una scala e scavalcare il muro di recinzione, allontanandosi velocemente dalla zona. Da quel momento è scattata la caccia all'uomo da parte di Polizia e Carabinieri. Qualcuno lo avrebbe subito avvistato, poi è stato rintracciato e fermato dai militari.

Il 19enne è stato condannato insieme al cugino Alberto Cubeddu, di 21 anni, per i delitti di Gianluca Monni, lo studente di 19 anni ucciso a Orune (Nuoro) l'8 maggio 2015 mentre aspettava di salire sull'autobus che lo avrebbe portato a scuola, e di quello di Stefano Masala, 29 anni di Nule (Sassari), di cui si sono perse le tracce il 7 maggio del 2015, il giorno prima dell'assassinio di Monni. Il corpo di Masala, che secondo l'accusa sarebbe stato ucciso dai due, non è mai stato ritrovato.

Attualmente Pinna non era in regime di sicurezza, ma detenuto come gli altri giovani che si trovano nelle struttura minorile di Quartucciu (Cagliari). In tutto il Cagliaritano è scattata un'imponente caccia all'uomo, con elicotteri e posti di blocco delle forze dell'ordine.

ALTRA EVASIONE - Ma Pinna non è stato l'unico a tentare la fuga: a Torino una detenuta di 37 anni è evasa dopo avere ottenuto un permesso di 12 ore per incontrare i figli. La reclusa, di nazionalità italiana, doveva rientrare alle 21 di ieri sera al carcere delle Vallette ma non si è fatta vedere. E due giorni fa hanno fatto lo stesso un detenuto cileno, mai rientrato nel carcere di Cremona e un 40enne palermitano mai rientrato nel carcere di Livorno.