Mercoledì 24 Aprile 2024

Esplode palazzina: due morti La superstite partorisce un bimbo

Una 26enne incinta portata d’urgenza in ospedale per un cesareo: il neonato di 31 settimane sta bene. Lei è ricoverata per ustioni. Nella deflagrazione morti marito e moglie, indagini su una possibile fuga di gas

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di Teresa Scarcella

Una luce nelle tenebre di una tragedia. Nel crollo della palazzina di Torre, alla periferia di Lucca, sono morte due persone, ma c’era anche una donna incinta di otto mesi, che grazie ai soccorritori ha dato alla luce il piccolo in condizioni estreme. Venuto al mondo dopo un parto cesareo d’urgenza fatto dai medici di Cisanello di Pisa, che sono riusciti a salvare la sua vita e quella della madre. Mentre il suo piccolo rimaneva in cura nel reparto di neonatologia, coccolato all’interno di un’incubatrice termica, la donna, 26enne, è stata trasferita al centro grandi ustionati. L’esplosione della palazzina gli ha provocato ustioni di secondo grado per l’80% del corpo, non gravi ma estese. A destare preoccupazione, la possibilità che insorga un’infezione.

Storia di un pomeriggio tragico finito comunque con la gioia per la nascita di una vita. Due persone morte, una portata d’urgenza in ospedale e due feriti lievi. È l’esplosione che ieri poco prima delle 15 ha completamente distrutto una villetta bifamiliare su due piani. Ci vivevano due famiglie: da una parte una giovane coppia, dall’altra padre, madre e figlia di 17 anni, entrambe di origini straniere e ospitate tramite un’associazione di volontariato che si occupa di accoglienza immigrati.

Erano le 14.40 quando la tranquillità della frazione lucchese di Torre è stata sconvolta da un boato. La palazzina, su due piani lungo la strada, è esplosa improvvisamente e si è disintegrata. Probabilmente è stata una fuga di gas a provocare la violenta esplosione, ma saranno le indagini della Procura a fare chiarezza. I detriti, scaraventati con forza a decine di metri di distanza, hanno raggiunto la casa di fronte, colpendo un furgoncino di una ditta edile che in quel momento passava di lì. I vetri del mezzo sono andati distrutti, tutto il materiale divelto per strada ma i due operai, raggiunti da alcune schegge, se la sono cavata con lievi contusioni. Poco più avanti un gruppo di ciclisti rimasti incredibilmente illesi. Il boato, però, lo hanno sentito forte e chiaro anche loro. Quando si sono guardati alle spalle, lo scenario che si è aperto davanti ai loro occhi era catastrofico. Dell’intera palazzina, fino a pochi secondi prima in piedi, non era rimasto più niente. Immediato l’allarme al 118 e ai vigili del fuoco, raggiunti poi da carabinieri, polizia, protezione civile. La macchina delle ricerche si è messa in moto nella speranza di riuscire a trovare qualche superstite. Circa una trentina le persone che per ore hanno scavato sotto le macerie.

Le speranze dei soccorritori si sono fatte più vive quando un’ora dopo è stata estratta viva dalle macerie la ragazza di 26 anni incinta di 8 mesi. Il marito, che in quel momento non era in casa, l’ha raggiunta in ospedale. Le ricerche degli altri dispersi sono andate avanti senza sosta. Sospiro di sollievo quando è giunta la notizia che la ragazzina di 17 anni non era in casa in quel momento, ma si trovava a scuola. All’appello rimanevano i suoi genitori. A essere trovata per prima, intorno alle 16, senza vita, è stata la madre Lyudmyla Perets di 55 anni. Dopo circa un’ora la certezza che anche il marito, Luca Franceschi, 69 anni, non era sopravvissuto. La figlia adolescente era ancora tra i banchi di scuola quando ha ricevuto la terribile telefonata che l’avvisava. Di lei si sono presi cura le forze dell’ordine, con l’ausilio della psicologa. "Quella accaduta nella frazione di Torre è una vera tragedia - ha commentato il sindaco di Lucca, Mario Pardini - Non ci sono parole per descrivere la devastazione che ci siamo trovati di fronte una volta sul posto. Porgo le mie più sincere condoglianze e quelle dell’amministrazione comunale alle famiglie delle vittime dell’incidente e ringrazio i soccorritori per il loro pronto intervento".