Mercoledì 24 Aprile 2024

Il latitante Edgardo Greco arrestato in Francia. Preso il killer dei fratelli Bartolomeo

L'affiliato della 'ndrina Perna-Pranno di Cosenza è stato condannato all'ergastolo per il duplice omicidio avvenuto a Cosenza il 5 gennaio 1991

Edgardo Greco (Ansa)

Edgardo Greco (Ansa)

Roma, 2 febbraio 2023 - Il latitante Edgardo Greco è stato arrestato dai carabinieri a Sant'Etienne, in Francia, dove faceva il pizzaiolo. Greco, 63 anni, è accusato del duplice omicidio di 'ndrangheta dei fratelli Stefano e Andrea Bartolomeo, avvenuto a Cosenza il 5 gennaio 1991, per il quale è stato condannato all'ergastolo. I fratelli Bartolomeo furono massacrati a colpi di spranga all'interno di una pescheria. I loro cadaveri, che all'epoca furono fatti sparire, non sono mai stati trovati. Greco è accusato anche del tentato omicidio di Emiliano Mosciaro, avvenuto sempre a Cosenza il 21 luglio del 1991.

Su Greco, considerato affiliato alla 'ndrina Perna-Pranno di Cosenza e latitante dal 2006, pendeva un mandato d'arresto europeo emesso dalla Procura generale di Catanzaro; il killer 'ndranghetista, in seguito a un'intensa attività investigativa coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, è stato individuato e fermato dai carabinieri del reparto operativo di Cosenza.

Ministro Piantedosi: "Lotta contro mafie va avanti"

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha commentato l'arresto di Edgardo Greco, esprimendo "grande soddisfazione per questa rilevante operazione realizzata anche grazie alle importanti singerie sviluppate nell'ambito di una rete di cooperazione internazionale fra le forze di polizia. L'attività delle forze dell'ordine è incessante; il loro lavoro è continuo sia in Italia che all'estero per presidiare la sicurezza dei cittadini. Proseguono gli arresti di pericolosi latitanti - ha sottolineato il titolare del Viminale - a dimostrazione che la forte azione di contrasto dello Stato contro ogni forma di criminalità organizzata non subisce mai battute d'arresto, e procederà sempre determinata". 

Il sottosegretario all'Interno, Wanda Ferro, ha invece sottolineato l'importanza "dell'attività di cooperazione internazionale tra gli investigatori italiani e quelli di altri paesi che partecipano al progetto I-Can. Rivolgo le mie congratulazioni ai carabinieri di Cosenza che hanno condotto le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, e che hanno operato insieme al personale delle unità catturandi italiana e francese e dell'unità I-Can dello Scip del Ministero dell'Interno. La determinazione con cui le forze dell'ordine e la magistratura sono riuscite a pervenire alla cattura del pericoloso latitante - sostiene ancora Ferro - dimostra che lo Stato è impegnato con tutte le sue forze nel contrasto alla criminalità organizzata".