Venerdì 26 Aprile 2024

Donna fece a pezzi la madre La nuova accusa: soffocò il figlio

Per il gip la 63enne si sarebbe suicidata. Ma la procura annuncia:. faremo appello, l’ha uccisa

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Ucciso perché piangeva. Ad appena 3 anni e mezzo. Ammazzato dalla persona che più di tutti avrebbe dovuto volergli bene: sua mamma. Che, per i magistrati, un mese prima di soffocare Adam con un cuscino in faccia, aveva passato intere notti a cercare su internet pagine choc in cui veniva spiegato come strangolare qualcuno senza lasciare tracce, profili con le parole chiave "infanticidio", "mamme che uccidono i figli" e "come uccidere un bambino".

Lei, Giulia Stanganini, 38 anni, era però già in carcere da un anno. Perché in pieno lockdown, ad aprile dell’anno scorso, si era presentata in questura confessando di avere fatto a pezzi e smembrato il corpo della madre, Loredana Stupazzoni, bidella in pensione di 63 anni. Agli inquirenti aveva raccontato di avere trovato la madre impiccata e di avere deciso di disfarsi del corpo dopo due giorni per evitare che l’accusassero di averla uccisa. Per gli inquirenti, le due donne avrebbero litigato. Per i pm la figlia avrebbe ucciso la madre e dopo avrebbe cercato di disfarsi del corpo, per questo la indagano anche per quell’omicidio e ne chiedono l’arresto. Per il gip però la morte della 63enne potrebbe essere un suicidio (la procura farà appello). Indagando su quella scoperta la procura di Genova diretta da Francesco Cozzi, ha scoperto che la donna 5 mesi prima aveva ucciso il piccolo.

Il mistero della morte del bambino, avvenuta il 22 novembre 2019 in un primo momento passato come arresto cardiocircolatorio naturale, è stato risolto dalla squadra mobile di Genova che ha eseguito una ordinanza di custodia nei confronti della 38enne. Un omicidio premeditato come confermato dalle ricerche su internet che la Stanganini aveva fatto un mese prima della morte di Adam.