Mercoledì 24 Aprile 2024

Dimesso dal Gemelli Il Papa già al lavoro "Mai avuto paura Sono ancora vivo"

Bergoglio è di nuovo a Santa Marta dopo tre giorni di ricovero. Prima l’abbraccio ai genitori di una bambina morta nel policlinico.

Dimesso dal Gemelli  Il Papa già al lavoro  "Mai avuto paura  Sono ancora vivo"

Dimesso dal Gemelli Il Papa già al lavoro "Mai avuto paura Sono ancora vivo"

di Nina Fabrizio

Anche questa volta chi già tramava, il conclave dovrà metterlo da parte. Papa Francesco è uscito ieri dall’ospedale Gemelli dove ha trascorso tra qualche allarmismo delle prime ore, tre giorni di degenza in seguito a quella che è stata diagnosticata come una brutta “bronchite“. "Come sto? Ancora vivo, sai!", dice con una sosta strategica al varco di uscita. Vestito di tutto punto nella sua talare bianca, appoggiandosi ad un bastone, in apparente buona forma anche se con voce molto bassa, non si è sottratto alle inevitabili

domande dei giornalisti accalcati. "Che cosa mi sono sentito? Ma come un malessere, qualcosa allo stomaco, ma non so che cosa.., chiedetelo ai medici". Sorride, sottolinea la "tenerezza" e "l’eroicità del personale medico e sanitario" riscontrate in ospedale, dispensa anche un breve aneddoto con cui lui stesso sdrammatizza il ricovero: "Mi viene in mente una cosa che mi ha detto un vecchietto, più vecchio di me, “Padre, la morte l’ho vista venire, è brutta eh“". Poi firma il gesso di un ragazzino infortunatosi durante una partita di calcio.

Oggi Il Papa sarà in piazza San Pietro a presiedere la Domenica delle Palme. Quindi reciterà l’Angelus dal Palazzo apostolico. Confermati anche tutti gli altri appuntamenti della Settimana Santa a cui si aggiungono udienze e riunioni. Francesco non si risparmia, con buona pace dei medici che avrebbero voluto trattenerlo di più. In questi giorni ha letto i giornali, fatto telefonate. Ha annusato che ancora una volta c’era chi metteva in piedi scenari di avvicendamento, persino con i nomi dei futuri papabili, mentre lui si sottoponeva a controlli, Tac, esami, tamponi. "Fare il prete è la cosa più bella", ha esclamato sempre all’uscita, rinfrancato dall’imminente ritorno in Vaticano. Il riferimento era al bambino che ha battezzato in corsia, Michelangelo, e subito dopo un nuovo momento da sacerdote, da ‘padre’ come gli piace essere chiamato. I gendarmi fanno largo a una coppia. Sono due genitori affranti, i visi solcati dalle lacrime. Nella notte, proprio al Gemelli, hanno perso la loro bambina di appena cinque anni, sconfitta da una malattia genetica.

Francesco si apre in un abbraccio, accoglie la mamma che gli si butta sul petto, lo stringe, sussurra un ’preghi per noi’. Si avvicina anche il papà, la voce strozzata dal pianto: "Santità, lei conosceva la nostra Angelica, la tenne in braccio nella nostra parrocchia a Casal Bertone". Bergoglio annuisce, prende le loro mani e insieme pregano l’Ave Maria nella commozionegenerale.