Giovedì 25 Aprile 2024

Difende la mamma dall’ex, ucciso a 19 anni

Il giovane massacrato a coltellate, il killer è poi fuggito. Arrestato dopo ore dai carabinieri, ha rischiato il linciaggio fuori dalla caserma

di Nino Femiani

TORTOLÌ (Nuoro)

Sognava di fare il bartender negli hotel di Venezia e di Parigi la città che amava, ma gli piaceva praticare il karate e stravedeva per la Juventus. E, ogni volta che poteva, usciva da Tortolì, storico centro dell’Ogliastra, per godersi il mare di smeraldo e sciamare con gli amici in spiaggia. Tre coltellate hanno spezzato i suoi sogni, infranto la freschezza di spensierato 19enne, ridotte in cenere le fantasie di studente (l’home della sua scuola a lutto lo ha salutato con un "Ciao Mirko!!").

A uccidere Mirko Farci è stato un 29enne pachistano, Masih Shahid, operaio di una ditta metalmeccanica di Arbatax, ex compagno della mamma, Paola Piras, commerciante di 50 anni. Una passione durata un paio di anni, fino a quando Shahid si era fatto possedere dal demone della gelosia, andando fuori di testa. All’inizio scenate furibonde per le foto postate sui social, poi maltrattamenti e violenze fino a quando Paola, stufa dell’uomo, lo aveva denunciato. Il giudice di Lanusei aveva intimato all’operaio di non avvicinarsi a Paola e di tenersi alla larga dalla sua abitazione in via Monsignor Virgilio a Tortolì, periferia dell’antico borgo dei nuraghi. Un divieto ridotto a carta straccia. All’alba di ieri, violando l’interdizione del magistrato, il pachistano si era arrampicato lungo la grondaia intrufolandosi nell’abitazione.

Voleva far pagare a Paola l’affronto della denuncia e "punirla" per averlo messo da parte. Armato di coltello aveva svegliato la donna. Una discussione breve, alterata, poi l’asiatico ha iniziato a colpire. Una, due, tre, diciassette volte.

Il giovane Mirko si è svegliato di soprassalto, si è precipitato nella stanza, tentando di difendere la mamma e bloccare l’aggressore. Ma è finito anche lui sotto la cieca furia omicida. Due, forse tre coltellate in pieno petto, mortali. Shahid è poi scappato, facendo perdere le sue tracce per una manciata di ore. La caccia all’uomo, condotta dai carabinieri del Reparto Operativo e delle Squadriglie del comando provinciale di Nuoro, coordinati dalla pm Giovanna Morra, si è conclusa poco dopo mezzogiorno, quando l’omicida è stato rintracciato in una strada vicina all’aeroporto e portato in caserma a Tortolì.

Jeans ancora sporchi di sangue, felpa nera con cappuccio in testa e mascherina sulla faccia. All’uscita, per essere condotto a Lanusei, l’omicida è stato travolto dalla folla che ha tentato di linciarlo al grido di "assassino" e "bastardo". Decine di persone hanno cercato di tirarlo fuori dall’auto dei carabinieri, ne è scaturito un drammatico parapiglia.

Attimi di tensione, due militari feriti alla spalla e al piede nel tentativo di far indietreggiare la calca avventatasi sul pakistano. All’ospedale di Lanusei la mamma di Mirko Farci veniva operata dall’équipe del dottor Gusai, nel tentativo di salvarle la vita e ricucire lesioni profonde all’addome, al torace, al volto, alle braccia e alle gambe. I medici sono rimasti in sala operatoria per quattro ore: la donna aveva perso molto sangue e i fendenti hanno danneggiato alcuni organi vitali. È in Rianimazione, prognosi riservata. Poche ore prima di addormentarsi, Paola aveva postato una frase zen sul suo profilo: "Perdona. Non perché loro meritino il perdono, ma perché tu meriti la pace". Difficile immaginare che abbia ancora lo stesso sentimento. Il deputato di Fi, Ugo Cappellacci, ex governator sardo, si è sfogato: "Se fosse possibile mi offrirei come volontario per ucciderlo con le mie mani e solo dopo avergli inferto sofferenze atroci. Bastardo".