Giovedì 25 Aprile 2024

Diego e le lacrime di Romina "Non è più riuscito a risalire Spazzati via tutti i nostri sogni"

L’idraulico 51enne era sceso nel garage per mettere al sicuro l’auto, ma l’acqua lo ha sorpreso

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dall’inviato

Alessandro Caporaletti

PIANELLO D’OSTRA (Ancona)

"Stavamo insieme da sette anni e avevamo ancora tantissimi progetti, tanta strada da fare". Romina Ceresoli prende la fotografia del compagno Diego Chiappetti: lo guarda, lo accarezza con gli occhi lucidi, velati di pianto, mentre siede nel salotto del loro appartamento, al primo piano di una palazzina al civico 102 dell’ex strada Arceviese, nella frazione di Pianello di Ostra devastata dalla piena. In strada ci sono acqua, fango e melma.

Diego, l’idraulico della frazione, non c’è più. Avrebbe compiuto 52 anni a ottobre. È stato inghiottito in pochi minuti dal garage invaso dall’acqua e dal fango portati dalla piena del fiume Misa, a Pianello, mentre cercava di tirare fuori l’auto dal locale al piano seminterrato. Qui il Misa ha varcato anche il ponte sulla strada provinciale con una furia impressionante, sulle ringhiere ci sono ancora cumuli di legnami e detriti, segno del passaggio della corrente impetuosa della piena.

Romina rivive la tragedia che gli ha strappato il compagno, e racconta con le lacrime agli occhi: "Si sentivano i canneti rompersi, nel fiume (il Misa, ndr) qua dietro, i nostri inquilini vedevano l’acqua salire lentamente, così lui è sceso insieme agli altri per tirare fuori l’auto dai garage, prima che si allagassero definitivamente". Erano le 21 o giù di lì, giovedì sera. E non era la prima volta che i garage finivano sott’acqua.

Chiappetti, due figli (una femmina di vent’anni e un maschio di sedici), ha fatto le scale di corsa per raggiungere il garage e portare fuori la vettura. Davanti a lui Claudio Olivi, l’unico che si è salvato, mentre dalla palazzina è sceso anche Andrea Tisba, 25 anni, che viveva al piano superiore con il papà Giuseppe e la madre Adriana Pianelli.

"L’ho visto uscire dalla porta dell’appartamento ed è stata l’ultima volta, poi non l’ho visto più – racconta ancora Romina –. Non lo vedevo uscire dai garage e gridavo, ho chiamato e richiamato vigili del fuoco, 118, carabinieri per chiedere aiuto. Lo hanno trovato a notte fonda, verso le 5, è rimasto incastrato là dentro. Anche lui è morto là sotto, come gli altri. Sono disperata, la prego...".

La compagna piange e le parole le restano strozzate in gola. Il cadavere di Diego Chiappetti è stato trovato dai vigili del fuoco insieme a quelli di Andrea Tisba e del padre Giuseppe. Da quel garage è uscito vivo per primo soltanto Claudio Olivi, che ha visto gli altri tre sparire sotto l’acqua e ha ancora i loro volti negli occhi.

L’ingresso del garage porta ancora i segni dell’esondazione: un’auto di traverso trascinata dalla piena del fiume e un’altra sulla rampa ostruiscono ancora l’imboccatura, che nella mattinata di ieri è stata poi liberata dai volontari del gruppo comunale della Protezione civile di Ostra. Diego e quel suo sguardo gentile, gli occhi buoni, l’affetto della piccola comunità di Pianello d’Ostra, dove era molto conosciuto, così i suoi due figli. Romina lo accarezza per l’ultima volta con lo sguardo, poi ripone la foto e guarda davanti a sé, mentre le lacrime scendono ancora. Un dolore immenso, troppo grande da trattenere. Da tenersi solo dentro. Forse il tempo lo potrà in parte acuire. Ma solo in parte. "Troppi i sogni che l’acqua ha spazzato via, insieme alla vita del mio Diego".