Sabato 12 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

Morto Danilo Mainardi, l'etologo di Superquark

Una vita per la difesa degli animali. "L'ecologia ci insegna che la nostra patria è il mondo”

Danilo Mainardi (Archivio)

Roma, 8 marzo 2017 – E' morto Danilo Mainardi, etologo fra i più noti nel nostro Paese. Si è spento all'età di 84 anni. Oltre che ai suoi studi scientifici, Mainardi doveva la sua popolarità anche alle partecipazioni  in programmi televisivi di grande successo come Quark e Superquark. Grande amico di Piero Angela, ha collaborato con diversi quotidiani italiani, tra cui Corriere della Sera e Sole 24 ore. "L'ecologia ci insegna che la nostra patria è il mondo”, una delle sue frasi celebri. Tra gli innumerevoli studi nel campo dell'etologia (scienza che studia i comportamenti degli animali nel loro ambiente naturale) di cui è stato autore e divulgatore, ricordiamo quelli che hanno dimostrato l'importanza dell'imprinting nel determinare le preferenze sessuali, sociali e alimentari dell'individuo. La difesa degli animali per lui è stata una missione, oltre che uno stile di vita.

LA VITA – Nasce a Milano il 25 novembre del 1933. Suo padre, Enzo Mainardi, è poeta e pittore futurista. Fin da bambino si appassiona al disegno degli animali. Inclinazione che gli resterà anche in età adulta, tanto che i suoi libri sono arricchiti da sue rappresentazioni caratterizzate da pochi tratti essenziali. Si laurea nel 1956 in scienze biologiche all'Università di Parma con una tesi in zoologia. Nell'ateneo emiliano diventerà anche professore e insegnerà dal 1967 fino al 1992 (Zoologia, quindi Biologia generale e infine Etologia nelle facoltà di Scienze e di Medicina). Direttore dal 1973 della Scuola internazionale di etologia del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice, è stato inolte professore ordinario di Ecologia comportamentale e di Biologia presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università Ca' Foscari di Venezia. E proprio in Laguna ha vissuto negli ultimi 20 anni.  Sostenitore del vegetarianismo, ma non lo ha praticato completamente a causa della sua anemia. La sua scelta era dovuta al rispetto per la vita degli animali. Nel corso della sua lunga carriera, è stato insignito di numerosi riconoscimenti per il suo impegno e la divulgazione scientifica.