BRUNO
Cronaca

Dalla parte di Tel Aviv contro Hamas

Vespa

Alla domanda dei sondaggi: con chi state? Il 30 per cento degli italiani risponde Israele, il 25 Hamas, il 40 non si pronuncia. Nessuno può restare indifferente dinanzi alle sofferenze dei palestinesi nella Striscia di Gaza e ai troppi bambini morti anche in conseguenza dei raid israeliani. I 1400 ebrei uccisi da Hamas non valgono più di un equivalente numero di palestinesi uccisi dai soldati israeliani (i palestinesi sono anzi sensibilmente di più). Il decisivo salto di qualità sta nelle ragioni per cui Hamas ha compiuto la strage del 7 ottobre: non solo la distruzione dello Stato d’Israele, ma l’assassinio di tutti gli ebrei dovunque si trovino nel mondo. La ferocia – documentata dai video – con cui i terroristi hanno bruciato vivi o decapitato bambini, violentato e ucciso donne davanti ai loro figli, mutilato e massacrato anziani dicendosi orgogliosi delle loro mani sporche di sangue con i propri familiari, ci riporta ai tempi dell’Olocausto con modalità di esecuzione più feroci.

Non a caso Putin – sciagurato neo protettore di Hamas – deve far dire ai suoi media che è tutta una messa in scena architettata dagli ebrei perché non potrebbe in alcun modo giustificare quanto è accaduto. Stare dalla parte di Israele non significa negare i diritti dei palestinesi, ma difendere ad ogni costo la salvaguardia delle democrazie occidentali, già violentata dalla Russia con l’atroce invasione dell’Ucraina. Non c’è dubbio che Hamas debba essere sradicata da Gaza.

Il problema è che cosa fare dopo di quella parte di Medio Oriente. Israele ha sbagliato profondamente a inzeppare di kibbutz la Cisgiordania con 600mila coloni. Dirgli di andarsene per consegnare una Palestina ‘pulita’ è impossibile. Ben venga allora la Confederazione dei due stati sul modello americano che viene ipotizzata in questi giorni. Ma finchè ci sarà qualcuno che vuole eliminare gli ebrei, noi staremo con gli ebrei.