Lunedì 4 Agosto 2025
REDAZIONE CRONACA

Conte riparte dai Meetup "Ecco i gruppi territoriali"

Presentata la nuova organizzazione: minimo 30 iscritti e un referente eletto

Il Movimento 5Stelle ricomincia dai territori. Nascono infatti i nuovi gruppi territoriali, una versione aggiornata e corretta dei primissimi meetup, i gruppi di dibattito ’Gli amici di Beppe Grillo’ sparsi in tutta Italia attorno ai quali, nel 2005, era partita l’avventura sfociata poi nel 2009 nella nascita del M5S. L’iniziativa era nell’aria. Ora

Giuseppe Conte, che ci lavorava da tempo, ha rotto gli indugi. "Oggi è una giornata importante per il M5S: prendono vita i gruppi territoriali".

Con un videomessaggio pubblicato su Twitter, il capo politico del Movimento Cinque Stelle, ha annunciato infatti la pubblicazione del regolamento necessario per la creazione di questi organismi per "alimentare dal basso" l’intera azione politica del movimento. "Il gruppo territoriale ci consentirà di piantare salde le nostre radici nelle città, nei paesi, nelle periferie, nei territori - ha spiegato Conte - Abbiamo bisogno di alimentare la nostra azione politica dal basso, con le vostre idee, i vostri progetti e le vostre proposte".

E poi ha aggiunto: "La politica è ovunque si raccolgono dei cittadini che consapevoli dei propri diritti decidono di elaborare progetti, di fare del bene per la propria comunità di appartenenza". Conte ha sottolineato quindi la possibilità di iscrizione con un numero minimo di 30 persone, dopodiché "partirà l’istruttoria e avrete così la possibilità di essere autorizzati come gruppo territoriale". "Abbiamo bisogno di voi, ho sempre detto che la forza del M5s deve essere il coinvolgimento dei cittadini, la cittadinanza attiva", ha proseguito. "Sarete le scintille che alimenteranno la nostra azione politica, il cuore pulsante della nostra azione. Rimbocchiamoci tutti le maniche e partiamo tutti insieme".

Certo, a leggere i 13 articoli del regolamento, salta gli occhi che l’organizzazione di questi gruppi assomiglia molto a quella dei circoli del Pd. C’è un numero minimo di iscritti (30), un referente (carica annuale con possibilità di rinnovo), il vice e un rappresentante indicato dall’assemblea: cambiano i nomi, ma non la sostanza per i circoli democratici. È chiaro che la strutturazione di una forza politica sul territorio – passi per le sedi, i circoli o i gruppi – non potrà mai essere troppo originale. Ma - nota qualche maligno - anche questo potrebbe essere un modo per farsi spazio, nel tentativo di soppiantare o almeno spodestare a sinistra il Pd.

red. pol.