Mercoledì 24 Aprile 2024

Com’è morto Pantani? L’Antimafia: troppe ombre

La Commissione parlamentare: non è escluso che i clan abbiano infiltrato il Giro "Poche verità sulla sua squalifica dalla corsa e sul decesso lacune investigative"

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di Manuel Spadazzi

Fu la mafia a far perdere a Pantani il Giro d’Italia del 1999, manomettendo le provette del Pirata dopo la tappa di Madonna di Campiglio? Per il senatore Giovanni Endrizzi (M5s), coordinatore del comitato della commissione antimafia sulle infiltrazioni criminali su giochi e scommesse, "non possiamo escluderlo". La settimana scorsa Endrizzi aveva annunciato che tutti gli atti dell’antimafia sul Pirata, dalla squalifica al Giro del ’99 fino alla morte, avvenuta il 14 febbraio 2004 in un hotel a Rimini, sarebbero stati trasmessi alla procura di Rimini, impegnata nella nuova indagine (è la terza) sulla tragedia del campione. Per Endrizzi "le verità che ci sono state consegnate non sono soddisfacenti, né per quanto riguarda la squalifica al Giro, né sulle vicende che hanno portato alla morte di Pantani". Su Madonna di Campiglio, quando il Pirata venne sorpreso con un livello di ematocrito non consentito, "fa specie che nessuno abbia voluto considerato le regole per i controlli". Pantani fu processato per frode sportiva "eppure nessuno ha verificato cosa dicevano i protocolli delle analisi, che noi abbiamo riscontrato essere lacunosi". Era stato il boss della malavita Vallanzasca a raccontare che nel ’99, in carcere, un sedicente camorrista gli consigliò di non scommettere sulla vittoria di Pantani perché "non avrebbe finito il Giro". Vennero aperte due indagini sulle scommesse clandestine, a Napoli e Forlì, entrambe archiviate. Vallanzasca è stato interrogato anche dalla commissione antimafia e secondo Endrizzi "il dubbio che le mafie possano aver infiltrato il Giro resta un’ipotesi aperta che non abbiamo potuto chiudere ed escludere".

Sulla morte del Pirata "sono state rilevate incongruenze metodologiche. Non sono state aperte alcune porte sull’ipotesi che ci sia stato un contributo di terzi al decesso". Ma grazie al lavoro dell’antimafia, che ha interrogato anche Fabio Miradossa e Ciro Veneruso, i due spacciatori condannati per la morte del ’Pirata’, secondo il presidente Morra "sono stati fatti passi avanti". Le prime due indagini della procura di Rimini sul decesso di Pantani sono arrivate alla stessa conclusione: Marco è morto per il mix di droga e farmaci antidepressivi assunti in gran quantità. Una fine a cui non ha mai creduto la famiglia del campione, a partire da mamma Tonina.