Mercoledì 24 Aprile 2024

Soverato, arrestato cardiologo dell'ospedale: "Ha violentato 63 donne, anche una minore"

Secondo l'accusa si fingeva ginecologo: i presunti stupri avvenivano nel suo studio privato. Sequestrati i dispositivi elettronici su cui il medico conservava i filmati delle 'visite'

Carabinieri (Foto archivio)

Carabinieri (Foto archivio)

Soverato, 22 febbraio 2022 - E' accusato di aver violentato più di 60 nel suo studio, dal 2017 ad oggi. I carabinieri hanno arrestato oggi un medico cardiologo in servizio all'ospedale di Soverato che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si spacciava privatamente come ginecologo e approfittava del ruolo per abusare delle pazienti. Decine e decine le vittime, tra loro anche una minorenne. 

Il falso ginecologo (il cardiologo non aveva mai conseguito la specializzazione in ginecologia), avrebbe violentato direttamente le donne o le avrebbe indotte a compiere atti sessuali, anche servendosi di oggetti di forma fallica. Tutto questo col pretesto di effettuare la visita, per cui riceveva un compenso. Non solo. Emerge dalle indagini che l'uomo si servisse di una telecamera per girare video delle 'visite'. Video che poi provvedeva a salvare in forma criptata sui pc e telefonino. 

L'inchiesta della procura catanzarese, durata mesi (da giugno ad oggi), è nata dalla denuncia di una vittima, una ragazza di 20 anni, che ha fatto scattare gli accertamenti. I presunti stupri risalgono agli ultimi 5 anni: le donne abusate sarebbero almeno 63 ma il numero è frutto di una stima per difetto. Le immagini riprese dalla telecamera installata nello studio del professionista, infatti, in molti casi sono poco chiare e non hanno consentito, di conseguenza, di identificare le donne oggetto delle attenzioni illecite del falso ginecologo. Il che vuol dire che le donne che sarebbero state violentate dal professionista potrebbero essere di più. 

Il cardiologo è in carcere: dovrà rispondere di violenza sessuale, pornografia minorile, interferenze illecite nella vita privata e truffa, tra cui una minore degli anni 18. I carabinieri, che hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare del Gip di Catanzaro, hanno anche sequestrato i suoi dispositivi elettronici, computer e telefonini. Nei prossimi giorni l'uomo sarà sentito dal giudice, in presenza del suo legale di fiducia, per l'interrogatorio di garanzia. Nel corso quale non è escluso che possa avvalersi della facoltà di non rispondere.