Giovedì 2 Maggio 2024

Caos Procura di Firenze. Il Tar conferma Spiezia

Il pg Squillace Greco perde il ricorso e la sua nomina viene annullata

Un terremoto con epicentro Palazzo di giustizia si è abbattuto sulla magistratura fiorentina. L’attuale procuratore generale presso la Corte d’Appello, Ettore Squillace Greco, esce contemporaneamente sconfitto su due fronti, al Tar del Lazio: nel ricorso da lui presentato contro la nomina da parte del plenum del Consiglio superiore della magistratura del capo della Procura di Firenze, Filippo Spiezia. Poi lo stesso Tar ha annullato la sua nomina a procuratore generale, accogliendo l’appello presentato dall’attuale procuratore di Lodi Maurizio Romanelli.

Due sentenze su cui si preannunciano ulteriori ricorsi, ma che già così sono sufficienti a mettere altro sale su una delle giurisdizioni più chiacchierate d’Italia e più bersagliate dalla politica per le sue inchieste, Open e mandanti delle stragi in primis.

Partiamo dalla situazione in Procura. Spiezia, vicino alla corrente di Magistratura Indipendente (recentemente “bacchettato“ dal Guardasigilli Carlo Nordio per l’avvio della pratica a tutela richiesta al Csm dopo gli articoli del Foglio), il 5 aprile dello scorso anno venne eletto al fotofinish. L’Organo della magistratura dapprima si divise sui tre candidati, mentre successivamente dispose il ballottaggio tra Spiezia e Squillace Greco (all’epoca capo della Procura di Livorno, iscritto a Magistratura Democratica), che avevano conseguito gli stessi voti; all’esito prevalse Spiezia, in favore del quale votò il vicepresidente Fabio Pinelli.

Contro quella decisione, Squillace Greco aveva fatto ricorso. Ma non solo lui: anche gli altri due pretendenti, il procuratore aggiunto di Napoli Rosa Volpe e il procuratore capo di Terni, Alberto Liguori, si sono infatti rivolti al Tar. Ma, ieri mattina, i giudici del tribunale amministrativo capitolino hanno sciolto la riserva ed emesso la sentenza: Spiezia resta al suo posto.

Ma la doccia è stata particolarmente gelata per Squillace Greco. Perché sempre ieri mattina, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di Maurizio Romanelli, il magistrato che, da procuratore aggiunto a Milano, si era candidato per la Procura generale toscana.

Con la prima censura, il ricorrente aveva dedotto che la delibera impugnata avrebbe ricostruito in modo erroneo il proprio percorso professionale. Per il Tar "tale circostanza risulta pacificamente dagli atti e non è stata contestata dal Consiglio superiore della magistratura, che ha osservato che effettivamente il curriculum del ricorrente era stato delineato in maniera inesatta". E questo errore ricostruttivo "non è risultato irrilevante ai fini della valutazione comparativa contestata". L’effetto secondo i giudici amministrativi non può che portare all’accoglimento del ricorso proposto, con annullamento della nomina del procuratore generale di Firenze. Per il secondo round, sintonizzarsi sul Consiglio di Stato.